La futura sede

L’Ordine cambia sede: non solo per l’inadeguatezza dell’edificio attuale rispetto a criteri minimi come l’accessibilità ai disabili, ma soprattutto perché la sede non risponde alle necessità attuali della categoria. La futura casa degli architetti accoglierà spazi per offrire servizi aggiuntivi agli iscritti, luoghi aperti agli architetti per forme di coworking, per organizzare incontri, riunioni, nuove iniziative. Inoltre sarà uno strumento per riposizionare l’Ordine e di conseguenza la figura dell’architetto nell’opinione pubblica: sarà un luogo riconoscibile, facilmente accessibile e accogliente anche per chi non fa parte della categoria. Una sorta di biglietto da visita della comunità dei professionisti. Tutte queste aspettative hanno trovato uno spazio: lo stabile di via Piave 3, futuro Polo dell’Architettura nel centro di Torino.

In questa pagina, periodicamente aggiornata, è possibile consultare i dettagli e documenti relativi al progetto, al percorso del cantiere e alle iniziative di condivisione con gli iscritti relativamente alla futura sede:

© Posa della prima pietra
© Architetture Rivelate per Esterno Notte
© Architetture Rivelate per Esterno Notte
© Architetture Rivelate per Esterno Notte
© Planimetria di via Piave 3
© Planimetria di via Piave 3
© Planimetria di via Piave 3
© Planimetria di via Piave 3
© La futura Casa dell'Architettura. Fotografia di Fabio Oggero
© La futura Casa dell'Architettura. Fotografia di Fabio Oggero
© La futura Casa dell'Architettura. Fotografia di Fabio Oggero
© La futura Casa dell'Architettura. Fotografia di Fabio Oggero

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> Leggi la news del 17/06/2022

I lavori per la futura sede dell’Ordine e della Fondazione di via Piave 3 sono in corso!

  • IL POLO DELL’ARCHITETTURA “Il Consiglio dell’Ordine sta lavorando non solo alla realizzazione di una futura sede per gli architetti” spiega la presidente dell’Ordine Maria Cristina Milenese “ma a quello che sarà il nuovo punto di riferimento dell’architettura rivolto agli architetti, ma anche a imprese e cittadini. Il Polo dell’Architettura sarà punto di incontro e spazio di ritrovo e confronto tra progettisti e i cittadini. Nella nuova sede ci saranno spazi per offrire servizi aggiuntivi agli iscritti, luoghi aperti agli architetti per forme di coworking, per organizzare incontri, riunioni, nuove iniziative. Sarà inoltre uno strumento per riposizionare l’Ordine e di conseguenza la figura dell’architetto nell’opinione pubblica: sarà un luogo riconoscibile, facilmente accessibile e accogliente anche per chi non fa parte della categoria. Una sorta di biglietto da visita della comunità dei professionisti”.
  • POSA DELLA PRIMA PIETRA: a ottobre 2020 si posa simbolicamente la prima pietra per il recupero dell’edificio, per sottolineare l’avvio del progetto e di tutte le attività che orbiteranno attorno alla futura sede.
  • POLITO STUDIO: Lo spazio si propone anche come finestra internazionale sul mondo della progettazione ospitando al suo interno POLITO Studio, progetto dell’Ordine e del Politecnico di Torino che dal 2021 promuove nuove opportunità professionali e formative, guardando alla Cina, all’America Latina e all’Africa.
  • CONCORSO BRAND IDENTITY: Nel 2021 viene pubblicato il bando per il contest della brand identity della futura sede, che chiama a raccolta 43 proposte di identità visiva per la futura casa dell’architettura. Il concept vincitore è Archipelago – Polo dell’Architettura a firma di Silvia Grimaldi (laurea in architettura) e Kinga Federica Raciti (progettista grafico). Vai alla pagina dedicata al CONTEST.
  • GLI SPAZI: la nuova sede occuperà una superficie di circa 1.200 mq su 4 livelli, di cui uno interrato: al piano terra attorno alla corte centrale sala convegni, sale incontri, spazi espositivi, un bookshop e la reception generale. Al primo e secondo piano gli uffici dell’Ordine e della Fondazione con sale riunioni. Nell’edificio sono inoltre previsti (con gestione a cura della proprietà) coffee shop e residenze.

Il concorso per la brand identity

L’Ordine e la Fondazione hanno pubblicato il 12 aprile 2021 la call “La futura sede dell’Ordine Architetti Torino e della Fondazione per l’architettura / Torino cerca la sua identità”, invitando progettisti e designer di tutta Europa a proporre il nome, il logo e la brand identity della futura sede.
Il progetto vincitore è Archipelago a firma del raggruppamento temporaneo composto da Silvia Grimaldi (laurea in architettura) e Kinga Federica Raciti (progettista grafico) alle quali spetterà l’incarico.

Il progetto

Lo stabile selezionato per ospitare la nuova sede dell’Ordine e della Fondazione si trova in via Piave 3, a pochi passi da via Garibaldi, e risponde alle esigenze espresse dall’Ordine: risulta infatti accessibile e centrale, con un grande potenziale di riconoscibilità e apertura alla cittadinanza. Lo spazio conta 1200 metri quadri disposti su 4 piani (di cui uno interrato), una corte interna e un affaccio su strada. A seguito dei lavori di ristrutturazione, l’edificio ospiterà spazi per il lavoro, la formazione e il tempo libero, prestandosi come punto di riferimento per la progettazione, la creatività e l’innovazione, aperto ad architetti e cittadini.

Secondo l’accordo preliminare, la società proprietaria si impegna a realizzare a proprie spese i lavori di ristrutturazione che, una volta ultimati, porteranno alla locazione da parte dell’Ordine di una porzione dell’edificio. Stando al cronoprogramma, la fine dei lavori è prevista entro il 2023; l’Ordine coinvolgerà gli architetti a contribuire alla realizzazione del Polo dell’Architettura attraverso concorsi di progettazione focalizzati sull’interior design, sulla segnaletica interna e sull’immagine coordinata.

Il percorso

Dal sondaggio ai primi sopralluoghi

Dall’anno dell’entrata dell’Ordine negli attuali uffici di via Giolitti 1 al giorno in cui è stata individuato lo stabile di via Piave 3 come futura Casa dell’Architettura, non si contano gli sforzi fatti per la ricerca di una nuova sede che rispondesse alle esigenze degli architetti. Per ricordare solo i più recenti, ad esempio, il workshop interfocus (2014-2015) organizzato per delineare il modello della nuova sede, tra funzioni, attività, modello di gestione, tipologia di edificio. Dal 2017, a questo si affiancano i sopralluoghi in almeno 30 immobili, tra cui uno stabile in piazza CLN, le OGR, l’ex Caserma De Sonnaz, l’ex fonderia caratteri Nebiolo, un edificio in via San Francesco da Paola 17, uffici in Galleria San Federico, l’ex Scalo Vallino. Edifici differenti, che rappresentavano modelli alternativi di sede, in acquisto e in locazione, ma per ragioni diverse le procedure non sono andate a buon fine. Tra i tasselli fondamentali anche il sondaggio attraverso il quale il 23 maggio 2016 è stato chiesto agli iscritti di esprimere le proprie preferenze sulla localizzazione urbana della nuova sede dell’Ordine, confermando una preferenza del centro storico rispetto a quartieri in trasformazione e a Spina 1. Dopo un’ipotesi di acquisto di una porzione di 1.000 mq di Palazzo Cavalieri in via della Basilica 3-5 Torino, poi accantonata a seguito di alcune criticità emerse a seguito dell’analisi di due diligence (ottobre 2018), a partire dal 2019 si muovono i primi passi verso la futura Casa dell’Architettura.

La manifestazione di interesse

Primo step di questo percorso è la manifestazione di interesse pubblicata il 22 febbraio 2019 per invitare a proporre immobili in locazione/vendita che soddisfacessero determinati requisiti tecnici ed economici. Tra i requisiti richiesti, un immobile senza barriere architettoniche né funzionali, inserito nel tessuto vivo di Torino, inclusivo di spazi per uffici, incontri, formazione, servizi e attività complementari (mq 800-1200) e servito da mezzi pubblici di trasporto e di mobilità sostenibile. Allo scadere dei termini della manifestazione di interesse, il 27 marzo 2019 sono pervenute 23 proposte, le quali sono passate al vaglio di una commissione giudicatrice interna. Tra queste, secondo l’esito della manifestazione di interesse del 26 giugno 2019, ne sono state selezionate 6, considerate fattibili e da approfondire. Si tratta di edifici storici, palazzi aulici e sedi di uffici su più piani, lasciando aperte sia l’ipotesi di acquisto che quello di locazione. Il Consiglio dell’Ordine il 3 luglio 2019 approva la graduatoria e decide di approfondire gli aspetti tecnici ed economici con il primo classificato, che propone in locazione porzioni di un edificio in via Piave 3, Torino

L'individuazione di via Piave 3

Il 20 novembre 2019, dopo i necessari approfondimenti e trattative, il Consiglio dell’Ordine seleziona l’edificio di via Piave 3 come futura sede dell’Ordine e della Fondazione. Dopo anni di ricerche, si approda così alla scelta definitiva degli spazi che ospiteranno la futura Casa dell’Architettura.

La condivisione

  • 2019: La condivisione del progetto per la Casa dell’Architettura ha inizio seguendo il mandato dell’assemblea degli iscritti dell’aprile 2019, quando è stato dato parere positivo alla possibilità di procedere all’acquisto o alla conduzione in locazione di una nuova sede a ed è stato approvato l’importo della quota nell’uno e nell’altro caso. La scelta di una locazione è gestione ordinaria per cui il Consiglio ha competenza, ma il parere favorevole dell’assemblea ne ha rafforzato la scelta.
    Una volta individuati gli spazi di via Piave, il 12 dicembre 2019 con un evento dedicato a tutti gli iscritti e ospitato negli spazi del MAUTO viene presentato il percorso di trasformazione dell’edificio di via Piave in 3 in futura sede dell’Ordine degli Architetti di Torino, sul modello di altre già presenti in Italia e in Europa. SCARICA LE SLIDE DELLA PRESENTAZIONE del 12 dicembre 2019 e GUARDA IL VIDEO proiettato durante la serata.
  • 2020: Via Piave 3 è protagonista di 4 incontri in webinar OATopen, il 31 marzo e l’8 aprile, con replica il 17 e il 20 aprile 2020.
    Dal vivo, invece, la posa simbolica della prima pietra del 6 ottobre 2020, un’occasione per i consigli di Ordine e Fondazione per presentare lo spazio a stakeholder e partners, tra cui il rettore del Politecnico Guido Saracco; all’interno della futura sede infatti troverà spazio anche il centro del nuovo progetto di internazionalizzazione POLITO Studio, nato dall’accordo tra Ordine e Politecnico.
    Da via Piave 3 inoltre è stata proiettata la rassegna fotografica di Architetture Rivelate, nella cornice dell’evento Esterno Notte per il quinto compleanno di CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia. Una preziosa occasione per mettere in luce le potenzialità sia della futura sede come spazio aperto ai cittadini e punto di riferimento per il mondo della progettazione, sia di una futura pedonalizzazione di via Piave: due temi al centro dei confronti tra Ordine e Città di Torino.
  • 2021: pubblicato il bando per il contest della brand identity della futura sede, che chiama a raccolta 43 proposte di identità visiva per la futura casa dell’architettura. Il concept vincitore è Archipelago – Polo dell’Architettura, a firma di Silvia Grimaldi (laurea in architettura) e Kinga Federica Raciti (progettista grafico).
    Nel 2021 si completa inoltre il layout condiviso tra Ordine e proprietà per la dest inazione degli spazi; ad aprile la proprietà presenta alla Città di Torino richiesta di autorizzazione ad effettuare gli interventi edilizi. Il progetto è firmato dall’arch. Andrew Boffa, amministratore della società proprietaria dell’immobile.

Tutti i documenti e le informazioni sulla futura nuova sede sono disponibili sul sito dell’Ordine nella sezione “futura sede”; gli atti relativi all’avviso pubblico per la ricerca della nuova sede sono sempre consultabili anche nella sezione amministrazione trasparente dell’Ordine: vai alla sezione.

Il cantiere

I lavori di ristrutturazione dell’edificio di via Piave 3 sono interamente a carico della società proprietaria, che si è impegnata a svolgerli secondo un progetto condiviso con l’Ordine.
L’Ordine segue con regolarità lo svolgimento dei lavori e collabora per la definizione delle parti di sua competenza (impianti tecnici e informatici, layout degli interni).
La proprietà riferisce periodicamente sull’andamento del cantiere, attraverso report periodici.

2021
Ad aprile viene presentata al Comune di Torino la SCIA per la ristrutturazione dell’edificio, a giugno apre il cantiere.
Lavorazioni in cantiere nel periodo giugno-dicembre:

  • installazione dell’impianto di cantiere
  • rimozioni e pulizie dell’intero fabbricato, con smaltimento di 145 cassoni di materiali
  • demolizioni: eliminazione di tutte le pareti interne di tutto il fabbricato, eliminazione di 2 solai nel locale fronte strada, eliminazione di parte dei serramenti esterni e di tutti i serramenti interni, ad esclusione di quelli considerati di pregio storico che saranno restaurati, stonacatura di tutte le pareti del piano terreno e primo in preparazione delle opere di consolidamento strutturale antisismico, progettato con sistema ad intonaco strutturale co connettori attraversanti le murature e rete in fibra di vetro
  • perfezionamento e miglioramento del progetto esecutivo
  • progettazione e posa dei ponteggi interni
  • preventivazione forniture: nuovi solai in acciaio, sistema di consolidamento strutturale, serramenti, tetto, ascensore.

Definizione del posizionamento e concessione spazi per posa nuova cabina elettrica

2022
Lavorazioni in cantiere nel periodo gennaio-giugno:

  • completamento dei risarcimenti murari
  • posa di barre di rafforzamento in vetroresina
  • posa di travi e solai in acciaio
  • scavo nella corte e getto per il plinto della gru
  • completamento posa del grande architrave in acciaio della futura sala convegni dell’Ordine

A gennaio l’Ordine incarica un progettista per gli impianti di propria competenza: rete dati e wifi, ups, server, impianto telefonico, pc e periferiche, controllo accessi, antintrusione, controllo presenze, sistemi di videoconferenza.

Proseguono le attività di confronto tra proprietà e Ordine sull’interazione strutturale ed impiantistica, la definizione degli spazi dove posare sotto gli intonaci strutturali i cavidotti per gli impianti speciali dell’Ordine e le tecnologie da utilizzare nella sala convegni, nelle sale formazione, nelle sale riunioni.

La proprietà ha più volte segnalato nel corso del 2021 e del 2022 le cospicue richieste di aumenti di costo delle materie prime (legno e acciaio), la difficoltà di reperimento di alcuni semilavorati e dei ponteggi, i ritardi di consegna di forniture.

Benché si tratti di inconvenienti noti e comuni al settore edilizio, causano una preoccupazione sia alla proprietà sia all’Ordine per i rallentamenti di cantiere che potranno causare.

Vuoi saperne di più?

Sei un architetto, un giornalista, un cittadino e vuoi saperne di più, vuoi essere coinvolto o hai un’idea per la nuova sede?

Sei un’azienda o  un’associazione e hai una proposta?

Leggi le FAQ e se non trovi quello che cerchi scrivi a: architettitorino@oato.it indicando come oggetto “futura sede”

Il progetto per la futura sede è seguito da:

  • Consiglieri OAT delegati: Andrea Cavallari, Andrea Gaveglio e Walter Fazzalari
  • RUP: Laura Rizzi
  • Funzionario OAT: Angelica Ballone
  • Supporto RUP e coordinamento tecnico: Roberto Fraternali

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