Lavori in corso

Entrano nel vivo i lavori per la realizzazione della futura sede dell’Ordine, prossimo Polo dell’Architettura che step by step sta prendendo forma presso lo stabile di via Piave 3, nel centro di Torino.

Il cambio di sede è dettato dalla necessità di un adeguamento rispetto a criteri minimi come l’accessibilità ma anche dall’urgenza di rispondere alle nuove esigenze della categoria. La futura casa degli architetti prevede infatti spazi per offrire servizi aggiuntivi agli iscritti, luoghi aperti agli architetti per forme di coworking, per organizzare incontri, riunioni, nuove iniziative. Uno strumento per riposizionare l’Ordine e di conseguenza la figura dell’architetto nell’opinione pubblica: un luogo riconoscibile, facilmente accessibile e accogliente anche per i non addetti ai lavori.

In questi giorni il cantiere ha ufficialmente preso il via: lo seguiremo passo dopo passo raccontandolo nella sezione dedicata sul sito dell’Ordine e attraverso le parole dei tre Consiglieri OAT con delega Nuova sede: Andrea Cavallari, Andrea Gaveglio e Walter Fazzalari, i quali a seguito dei sopralluoghi effettuati in cantiere nel corso degli ultimi mesi hanno verificato lo stato dei luoghi e la corretta prosecuzione dell’iter procedurale.

“Assieme a tutto il Consiglio siamo felici di comunicare che la nuova sede dell’Ordine degli Architetti di Torino sta finalmente prendendo forma. Ad oggi sono state ultimate le lavorazioni di carpenteria metallica delle strutture e i lavori procedono linearmente. La riqualificazione dell’edificio storico di Via Piave 3, nel cuore di Torino, rappresenterà una grande opportunità per gli iscritti e per la città. Il Nuovo Polo dell’Architettura – proseguono i consiglieri – sarà uno spazio all’avanguardia, con ambienti interni moderni e funzionali, in un contesto storico di pregio che permetterà agli iscritti OAT di disporre di uno spazio dinamico e di condivisione.

Oltre a divenire luogo di innovazione e formazione, grazie agli spazi destinati all’auditorium, a mostre e a conferenze, diventerà anche spazio di aggregazione e di confronto con tutti i soggetti della lunga filiera dell’Architettura”. -Concludono i delegati – “Come Consiglio, non perdiamo di vista l’impegno volto a promuovere il ruolo sociale dell’architetto e con la nuova sede desideriamo valorizzare la centralità che questo ha sul territorio”.

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