Quota 2022

Il 30 aprile 2022 è scaduto il termine entro il quale pagare la quota di iscrizione all’Ordine degli Architetti di Torino per l’anno in corso.
Rispetto al 2021, quest’anno la quota si conferma invariata:

  • Quota intera: € 230,00 | per i colleghi con più di 3 anni di iscrizione all’Ordine o più di 35 anni di età.
  • Quota ridotta: € 120,00 | per i colleghi fino a 3 anni di iscrizione all’Ordine e meno di 35 anni di età e per gli iscritti con più di 50 anni di laurea che dichiarino di non svolgere più la libera professione.

Sono esonerate dal pagamento della quota 2022 le neo-madri per nascita, adozione o affidamento di un figlio. La domanda di esonero o rimborso va presentata entro e non oltre il 31 marzo 2023.
Inoltre, il Consiglio dell’Ordine, anche per il 2022, ha approvato lo stanziamento di un fondo di solidarietà per aiutare gli architetti in gravi difficoltà economiche o con gravi problemi di salute. Sarà possibile presentare la domanda trasmettendo la documentazione richiesta entro il 30 giugno 2022.
Vedi tutti i dettagli alla sezione Tutele e agevolazioni

I servizi 

Grazie alla tua quota di iscrizione è possibile garantire il funzionamento dell’Ordine e offrire servizi e supporto a tutti gli iscritti. Tra questi:

  • Le consulenze gratuite promosse dall’Ordine in tema legale e fiscale e la consulenza previdenziale gestita dall’Ordine con il Nodo Periferico Inarcassa, in collaborazione diretta con l’ente previdenziale degli Architetti. Grazie ai focus group è possibile inoltre usufruire di consulenze professionali nel campo del relativo ambito di interesse: prevenzione incendi, sicurezza, procedure edilizie, progettazione strutturale, sostenibilità energetica, conservazione, riuso e restauro.
    Vai alla sezione delle consulenze, in continuo aggiornamento.
  • I servizi per la professione tra cui la casella PEC gratuita con il dominio @architettitorinopec e l’abbonamento gratuito a Europaconcorsi, banca dati su bandi di gara, concorsi di architettura e concorsi a posti di lavoro. Vai agli strumenti per la professione
  • La formazione: accesso gratuito a seminari e incontri formativi accreditati promossi dall’Ordine; iscrizione gratuita a corsi di formazione in collaborazione tra Ordine e Cnappc proposti in formazione a distanza asincrona.
  • Bandi e Concorsi: monitoraggio e valutazione di concorsi di architettura nazionali; monitoraggio e verifica congruità di bandi di gara in area metropolitana in collaborazione con l’ONSAI (osservatorio Nazionale Servizi Architettura e Ingegneria)
  • Le convenzioni: tra i servizi rientrano anche le convenzioni stipulate dall’Ordine degli Architetti di Torino per riservare agli iscritti tariffe ridotte per servizi per la professione, la salute e l’infanzia, per spazi di coworking e mezzi di trasporto. Vai alle convenzioni

Modalità di pagamento

A partire dal 28 febbraio 2021 l’Ordine ha adottato le procedure di pagamento previste dal sistema nazionale PagoPA, così come previsto dal Decreto Semplificazioni.
Il PagoPA è un sistema di pagamenti a favore delle pubbliche amministrazioni e dei gestori di pubblici servizi in Italia, tra i suoi compiti vi è quello di facilitare la diffusione dei sistemi di pagamento elettronico e diventare il tramite unico di tutti i pagamenti verso la pubblica amministrazione italiana.

Sarà possibile effettuare il pagamento esclusivamente attraverso l’emissione di un certificato contenente un codice IUV scaricabile e pagabile online o nei punti aderenti (le agenzie bancarie, gli home banking, gli sportelli ATM, PUNTOLIS, gli uffici postali di Poste Italiane, ecc.)
Il certificato è cumulativo, ovvero tiene conto anche di eventuali quote relative ad anni precedenti non ancora versate.
Qualora il pagamento non venisse effettuato nei termini, l’Ordine invierà una comunicazione di sollecito per la quale è prevista una maggiorazione di € 20 per il recupero delle spese.
Per verificare i tuoi pagamenti puoi accedere all’Area Riservata del sito dell’Ordine.

Nel caso di esercizio della libera professione, la quota di iscrizione all’Ordine è deducibile dalla dichiarazione dei redditi.

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