La parola al presidente 20/2019

Cari colleghi,

poche volte sono stato così felice di presentarvi un progetto. Abbiamo scelto la nuova sede dell’Ordine e della Fondazione: uno spazio di 1200 metri quadri in via Piave 3, all’angolo con via Garibaldi.

La ricerca di una nuova sede è una necessità sentita da lungo tempo e per diverse ragioni; la sede attuale occupata dal 1972 non risponde ai criteri minimi di accessibilità e non soddisfa più le esigenze della categoria. Vogliamo offrire agli architetti nuovi servizi e un luogo in cui potersi incontrare per ragioni lavorative o di svago, per confronti formali o davanti a una tazza di caffè, perché crediamo nell’importanza assoluta della costruzione di reti all’interno della comunità.

Sarà una vera e propria casa dell’architettura sul modello delle capitali europee con spazi per la formazione, per consentire agli iscritti incontri di lavoro, per organizzare riunioni dei focus group, una caffetteria e un bookshop dedicato all’architettura e sarà un luogo accessibile anche in orari diversi da quelli di apertura degli uffici, garantendo una fruizione differenziata dello spazio.

Sarà facilmente riconoscibile grazie a vetrine su strada e sarà un luogo aperto ai cittadini con un cortile polifunzionale e spazi per ospitare mostre, eventi e iniziative pubbliche (al chiuso e all’aperto).

Il dialogo con i cittadini è una componente essenziale del progetto di casa dell’architettura.

Vorremmo che la nuova sede diventasse un luogo frequentato non solo dagli architetti, ma dalla città, un luogo in cui tutte le persone che si occupano di architettura, che sono interessate o che sono semplicemente curiose possano trovare una casa; vorremmo che diventasse un luogo di formazione per addetti ai lavori, ma anche di divulgazione per il grande pubblico attraverso conferenze, mostre e iniziative di tipo diverso, un luogo in cui sensibilizzare sul valore della qualità in architettura e promuovere il ruolo sociale dell’architetto.

Sarà quindi un luogo in cui si parlerà a tutti di architettura.

Sarà inoltre un luogo di innovazione: all’interno della Casa infatti troverà spazio una base operativa del Politecnico: Polito Studio, un progetto congiunto tra Ordine e Politecnico finalizzato al trasferimento tecnologico e all’internazionalizzazione dei professionisti, con l’obiettivo di intercettare opportunità di lavoro per i professionisti. Ci saranno poi spazi per attività di aziende e stakeholder, dove sviluppare occasioni di visibilità e scambio e favorire la collaborazione tra settori e discipline diverse.
È un’operazione sostenibile anche a livello economico: già dal prossimo anno sarà possibile ridurre la quota di iscrizione all’Ordine di Torino.

In occasione della presentazione della nuova sede, giovedì scorso abbiamo annunciato anche i nomi dei componenti del Consiglio della Fondazione, che accoglierà anche 5 figure provenienti dalla società civile, soggetti di alto profilo culturale, manageriale ed imprenditoriale che possano dare avvio a un nuovo corso nella gestione della Fondazione. A fianco di 6 Consiglieri dell’Ordine (Alessandra Siviero, Cristina Coscia, Erika Morbelli, Giovanni Rosotto, Angioletta Voghera e me), ci saranno: Giuseppe Bergesio, Amministratore Delegato IrenEnergia, Oscar Farinetti, Imprenditore, fondatore di Eataly, Giulia Tosetti, Responsabile dei progetti di arte visiva di Tosetti Value, Paolo Turati, Economista, docente presso SAA e UniTo, giornalista e saggista, e Lamberto Vallarino Gancia, Imprenditore, presidente della Fondazione Teatro Stabile di Torino.
La nomina del presidente avverrà martedì 17 dicembre durante la prima seduta del nuovo Consiglio.

Questa è l’ultima lettera del presidente del 2019. Vi auguro buone feste e buon anno nuovo.

Massimo Giuntoli
Presidente Ordine Architetti Torino

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