Il suono degli spazi

Non solo l’occhio vuole la sua parte; una regola d’oro che vale anche per il mondo della progettazione degli interni e dell’acustica degli spazi. Se non si presta la giusta attenzione a questo aspetto, infatti, si rischia di arrivare a fine lavori con un ambiente esteticamente perfetto ma dall’acustica inaccettabile, con un altro livello di riverbero, un conseguente disturbo acustico tra le persone che condividono lo spazio e difficoltà di percezione del parlato e della musica.

Per evitare brutte sorprese, ti consigliamo di seguire il corso Acustica per interni (CFP 4) in programma il lunedì 25 novembre, pensato per fornire le nozioni necessarie per valutare l’aspetto acustico già in fase di progettazione tra conoscenze base di acustica, principi di propagazione e strategie per il controllo del suono.

 

Progettare il suono: da dove si inizia

La richiesta di una specifica prestazione di comfort acustico potrebbe essere esplicitata tra gli obiettivi da conseguire a fine lavori, o perché commissionata dal cliente o perché imposta dalla legislazione del settore.

In ogni caso, come suggerisce l’ingegnere tecnico acustico ANIT Stefano Benedetti, per procedere nel migliore dei modi bisogna sempre tenere a mente quattro passaggi fondamentali:

  1. definire l’obiettivo da raggiungere;
  2. realizzare un progetto acustico;
  3. verificare in cantiere la corretta posa di materiali e sistemi;
  4. effettuare un collaudo fonometrico a fine lavori.

 

I descrittori del comfort acustico

In questa fase il progettista può contare sui descrittori, un importante strumento necessario alla definizione del comfort acustico le cui numerose tipologie sono illustrate nel dettaglio dalla norma UNI 11532-1.
A titolo esemplificativo, è possibile citare il tempo di riverbero (T) e Speech Transmission Index (STI), due parametri chiave nella valutazione della corretta percezione del parlato.
Il tempo di riverbero può essere definito come tempo necessario affinché un impulso sonoro generato nell’ambiente divenga impercettibile. In pratica, quindi, il tempo necessario affinché il livello di pressione sonora generato da una sorgente all’interno del locale diminuisca di 60 dB, dopo che la sorgente è stata spenta. Per rendere l’idea, un ambiente residenziale normalmente arredato è caratterizzato da un tempo di riverbero medio pari a circa 0,5 secondi. Lo stesso ambiente, completamente vuoto, può avere valori di T superiori a 1,5 secondi.
Il parametro Speech Transmission Index (STI), invece, permette di analizzare la qualità della percezione del parlato di un oratore all’interno di un ambiente, valutando se il segnale emesso in corrispondenza della sorgente è simile al segnale rilevato nelle postazioni di ascolto. Più i due segnali sono simili, meglio è. Il parametro quindi dipende, oltre che dalle prestazioni fonoassorbenti della sala e dalla posizione dell’ascoltatore, anche dal livello di rumore presente nell’ambiente e dalle caratteristiche dell’eventuale impianto di diffusione sonora. Il descrittore può variare tra 0 e 1, i valori più alti indicano prestazioni migliori.

 

Gli errori da evitare

Ogni intervento edilizio ha caratteristiche proprie e le questioni possono differenziarsi di molto da contesto a contesto. Tra i più diffusi, però, rientra a pieno titolo quello di trascurare l’acustica in fase di progettazione nella convinzione di poter risolvere eventuali problematiche con interventi posteriori e approssimativi.
L’approccio corretto, invece, considera l’acustica sin dall’inizio della definizione del progetto architettonico, coinvolgendo quando necessario un professionista esperto del settore.

Questo è solo un piccolo assaggio di quanto sarà approfondito lunedì 25 novembre durante Acustica per interni (CFP 4), 4 ore di formazione con la guida dell’esperto Stefano Benedetti che con l’aiuto di casi concreti ed esempi pratici spiegherà come controllare il suono tra livello sonoro, frequenza e buone prassi progettuali per l’arredamento acustico. Le iscrizioni chiudono il 6 novembre!

Per scoprire il programma completo e le modalità di iscrizione vai alla pagina dedicata al corso Acustica per interni (CFP 4).

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