La parola al presidente 06/2019

Cari colleghi,

mercoledì 17 aprile si svolgerà l’annuale assemblea di bilancio. Come l’anno scorso, abbiamo scelto di far precedere all’appuntamento istituzionale un incontro del ciclo OATopen, nel quale potremo approfondire meglio le attività fatte e quelle in programma e spiegare le ragioni di alcune scelte di bilancio.

In particolare, quest’anno abbiamo dovuto prevedere un aumento della quota degli iscritti.

Una necessità per garantire l’equilibrio del bilancio dell’Ordine e per continuare a offrire un servizio di livello ai nostri iscritti, un servizio per cui l’Ordine e la Fondazione sono presi ad esempio in tutta Italia.

La quota è invariata dal 2009, nonostante nel frattempo sia aumentato il costo della vita e siano nati molti nuovi servizi e attività a sostegno degli architetti. L’adeguamento dell’indice Istat richiede un aumento di 20 euro.

Come saprete però questo Consiglio è impegnato anche nella ricerca di una nuova sede. I motivi sono numerosi e abbiamo avuto già diverse occasioni per presentarli, quindi non mi dilungherò, se non segnalando le questioni più irrinunciabili: vogliamo una sede che sia accessibile ai disabili e ben visibile per i cittadini perché crediamo che la promozione del ruolo dell’architetto sia uno strumento essenziale per creare nuove opportunità di lavoro.

La sede attuale non rappresenta più la categoria e il ruolo che l’Ordine svolge, il nostro rapporto con il territorio, le istituzioni e gli stakeholder.

Vorremmo che la sede dell’Ordine diventasse un punto di riferimento per tutti gli architetti

un luogo in cui gli iscritti possano incontrare clienti e organizzare appuntamenti di lavoro e in cui possano ritrovarsi con colleghi al di fuori dell’orario lavorativo; un luogo in cui possano trovare spazio nuovi servizi per gli architetti e attività aperte anche alla cittadinanza (caffetteria, bookshop, mostre, eventi,…)

Per ampliare il ventaglio di ipotesi tra cui scegliere abbiamo aperto una manifestazione di interesse grazie alla quale sono arrivate 23 proposte che stiamo vagliando per verificare l’interesse e la fattibilità. Qualunque sarà lo spazio su cui ricadrà la decisione, questo cambiamento imporrà inevitabilmente di sostenere spese per il trasferimento e probabilmente per pagare un canone di affitto o mutuo superiore alle condizioni attuali. In attesa di comprendere quale possa essere la soluzione migliore, non escludiamo la possibilità di optare per un acquisto, che porterebbe, una volta estinto il debito, alla proprietà dell’immobile, riducendo i costi.

Per questa ragione abbiamo bisogno di uno sforzo ulteriore da parte vostra con un aumento di altri 20 euro come accantonamento per la nuova sede.

Un aumento che non è necessariamente definitivo: la nostra idea è che la nuova sede possa anche diventare occasione di guadagno per l’Ordine e la Fondazione, ad esempio attraverso l’affitto a terzi di alcuni spazi, e ci permetta di risparmiare non dovendo più utilizzare spazi di altri, consentendo eventualmente in futuro di ridurre la quota. Stiamo inoltre verificando la sostenibilità economica della divisione del pagamento in due rate per il 2020.

Sappiamo che vi stiamo chiedendo molto, ma ciononostante vi invitiamo a sostenerci nella convinzione che sul lungo periodo ne trarremo tutti beneficio, anche a livello di opportunità professionali.

Massimo Giuntoli
Presidente Ordine Architetti PPC Torino

 

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