Amianto nei cantieri / Riconoscimento, rimozione e smaltimento

La nocività dell’amianto è ormai accertata da tempo. In Italia la produzione, la lavorazione e la vendita di questo minerale fibroso sono vietate dal 1992, anno in cui la legge n. 257 ha iniziato a stabilire termini e procedure per la dismissione delle attività inerenti alla sua estrazione e lavorazione. Oggi le difficoltà nei cantieri edili sono, invece, legate al riconoscimento, alla rimozione e allo smaltimento dell’amianto.

Il corso “L’amianto nei cantieri” che si terrà nel mese di ottobre presso la sede dell’Ordine vuole approfondire, in particolar modo, questi temi: le normative in vigore (regionali, nazionali, comunitarie), il riconoscimento della presenza di amianto nei cantieri, le modalità di bonifica e smaltimento in sicurezza. Si presterà, infine, anche grande attenzione rispetto ai rischi per la salute e alla questione sanitaria.

La Regione Piemonte, molto attenta al tema, ha redatto il Piano Regionale Amianto 2016-2020 le cui finalità sono sinteticamente contenute nel sottotitolo del documento stesso: “Piano regionale di protezione dell’ambiente, di decontaminazione, di smaltimento e di bonifica ai fini della difesa dai pericoli derivanti dall’amianto”.

Nel 2016, il Consiglio Regionale ha quindi approvato il documento con lo scopo di delineare obiettivi e strategie operative per:

  • la mappatura dei siti con presenza di amianto di origine naturale ed antropica;
  • la bonifica dei siti con amianto in matrice friabile e compatta e dei Siti di Interesse Nazionale;
  • affrontare il problema dello smaltimento dei rifiuti provenienti dalle bonifiche;
  • dare indicazioni di carattere geologico per la progettazione di opere in aree con presenza naturale di amianto.

Inoltre, il Piano sostiene la promozione di iniziative di educazione e informazione finalizzate a ridurre il rischio amianto e stabilisce l’obbligo di una formazione certificata per i tecnici che operano nel campo delle bonifiche.

Con la D.G.R. n. 13-4341 del 12/12/2016, è stata, infatti, introdotta un’importante novità: l’obbligo di formazione specifica per operatori che effettuano attività di bonifica, smaltimento dell’amianto, controllo e manutenzione dei manufatti contenenti amianto.

Inizialmente, l’obbligo normativo di formazione riguardava esclusivamente il personale addetto alle attività di rimozione e di smaltimento dell’amianto, e non era prevista una specifica preparazione per altre fondamentali figure professionali. Fra queste, il redattore del piano di manutenzione e controllo e il responsabile con compiti di controllo e coordinamento di tutte le attività manutentive che possono interessare i materiali di amianto, che il proprietario dell’immobile deve designare ai sensi del Decreto Ministeriale del 6 settembre 1994.

Sebbene al momento non siano ancora state normate modalità di finanziamento per imprese e privati che vogliano bonificare materiali e opere contenenti amianto, è verosimile che entro il 2020 vengano varati provvedimenti in questo senso con un conseguente aggiornamento delle normative.

Durante il corso “L’amianto nei cantieri” i temi sopracitati saranno esaminati insieme a docenti esperti, funzionari S.Pre.S.A.L. e tecnici del settore. Il corso prevede il riconoscimento di 8 CFP e, per i professionisti abilitati al ruolo di coordinatore di cantiere per la sicurezza (CSP e CSE), prevede anche il riconoscimento di 8 ore di aggiornamento obbligatorio previsto dal D.Lgs. 81/08 e smi.

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