Messa a Focus 08/2018

Il contributo di questa settimana arriva dal focus group BIM e Nuove Tecnologie.

Il focus group vuole offrire uno spunto di riflessione sulla progressiva obbligatorietà di applicazione della metodologia BIM per le opere pubbliche. Le nuove tecnologie interattive ed immersive sono destinate, infatti, a supportare sempre di più e in modo decisivo l’iter progettuale sia in ambito privato che pubblico.

Di seguito le norme che regolano i lavori pubblici:

  • la normativa cogente nazionale sul BIM (Building Information Modeling) recepisce la Direttiva Comunitaria 2014/24/UE del 26 febbraio 2014 – art.22, comma 4 secondo la quale: «…per gli appalti pubblici di lavori e concorsi di progettazione gli Stati membri possono richiedere l’uso di strumenti elettronici specifici, quali gli strumenti di simulazione elettronica per le informazioni edilizie o strumenti analoghi. In tali casi, le amministrazioni aggiudicatrici offrono modalità alternative di accesso, come previsto al paragrafo 5, fino al momento in cui tali strumenti divengono generalmente disponibili ai sensi del paragrafo 1, primo comma, secondo periodo». Vai alla direttiva;
  • il Dlgs 50/2016 – codice contratti – all’art. 23 (Livelli della progettazione per gli appalti, per le concessioni di lavori nonché per i servizi) cita: «la progettazione in materia di lavori pubblici si articola, secondo tre livelli di successivi approfondimenti tecnici, in progetto di fattibilità tecnica ed economica, progetto definitivo e progetto esecutivo ed è intesa ad assicurare: ….la razionalizzazione delle attività di progettazione e delle connesse verifiche attraverso il progressivo uso di metodi e strumenti elettronici specifici quali quelli di modellazione per l’edilizia e le infrastrutture…». Vai al Dlgs 50/2016;
  • il DM 560 / 01.12.2017 – “Decreto Baratono” – identifica al suo interno i criteri di definizione della metodologia BIM introducendone la progressiva obbligatorietà per le opere pubbliche con termine ultimo entro il 2025. Vai al DM 560 dell’01/12/2017;

Si segnala infine la norma UNI 11337 “Gestione digitale dei processi informativi delle costruzioni” nella quale verranno esplicitate le figure professionali emergenti legate alla conoscenza e all’applicazione della metodologia BIM. Alla sua redazione stanno lavorando diversi professionisti che partecipano alle attività del focus group (Angelo Ciribini, Alberto Pavan, Anna Osello, Antonio Citelli di Lombardini 22, Chiara Rizzarda, Antonio Antisari, Emanuele Segatto di Am4).

Per gli iscritti interessati ad approfondire il tema è disponibile il corso FAD gratuito La metodologia BIM vista dai professionisti messo a disposizione dalla Fondazione per l’architettura / Torino.

Concludendo, il focus group BIM e Nuove Tecnologie si occupa di analizzare la metodologia, della gestione dei dati nel processo integrato, analizza il quadro normativo internazionale e nazionale, approfondisce il concetto prettamente tecnico di sinergia e quello di interoperabilità e si adopera per creare una rete dedicata tra i vari ordini professionali sul territorio italiano.

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