Approvata la mozione “Ricostruire per abitare: proposta della CNO per l’Ucraina e oltre”

Si è tenuta il 9 e 10 ottobre al Teatro Pirandello di Agrigento la Conferenza Nazionale degli Ordini: due giorni di lavori con gli Ordini di tutta Italia a cui ha partecipato anche l’Ordine degli Architetti di Torino, rappresentato dalla Presidente Roberta Ingaramo e dalla Consigliera Noemi Gallo, delegata URC 2025.

Durante la Conferenza l’Ordine di Torino ha presentato la mozione “Ricostruire per abitare: proposta della CNO per l’Ucraina e oltre”, che è stata ufficialmente accolta. È stato infatti deliberato che, tra i vari punti, l’Ordine degli Architetti di Torino guiderà il coordinamento tra Ordini con focus sull’housing e la ricostruzione in Ucraina.

La recente Ukraine Recovery Conference 2025, svoltasi a Roma a luglio, ha riportato con forza al centro dell’agenda internazionale il tema della ricostruzione dell’Ucraina. In un momento in cui il conflitto è ancora in corso e milioni di persone restano senza casa, infrastrutture e servizi essenziali, gli architetti riconoscono la ricostruzione non solo come responsabilità condivisa, ma come un ambito concreto di impegno e visione, dove mettere in campo competenze, alleanze e capacità progettuale. Il Progetto “Design for Peace” del Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori (CNAPPC) e Ordine degli Architetti PPC di Roma e provincia (OAR), realizzato in collaborazione con il Ministero dello Sviluppo delle Comunità e dei Territori dell’Ucraina tramite l’Ambasciata d’Ucraina in Italia, ha aperto la strada ad una collaborazione scientifica e professionale di grandissimo valore.

Durante il conflitto si è raggiunto il numero di 7,5 milioni di persone private della propria casa, un’intera geografia urbana devastata, e milioni di sfollati interni (IDPs) ancora in cerca di stabilità. Le risposte, in termini di soluzioni abitative performanti, sostenibili e a costi accessibili, sono una necessità immediata e imprescindibile per l’Ucraina, e sono ormai riconosciute come priorità dell’agenda europea, anche rispetto alla crisi abitativa interna.

L’Europa, attraverso le istituzioni finanziarie multilaterali, sta mobilitando risorse straordinarie. Ma è nella qualità del progetto dell’abitare, nella coesione urbana, nel ripristino della bellezza, che si gioca una ricostruzione davvero sostenibile, capace di generare opportunità, lavoro e futuro. L’Italia può offrire un modello: città vivibili, un saper fare progettuale e costruttivo radicato nella storia, una cultura della città che è parte fondativa della nostra identità. Dietro ogni progetto di residenzialità, infatti, si cela il diritto fondamentale a una nuova quotidianità, fatta di scuola, lavoro, affetti, comunità.

È un momento cruciale anche per la nostra comunità professionale, che può trovare in questo processo una straordinaria opportunità di lavoro, di affermazione delle competenze e di protagonismo culturale e tecnico.

Nella mozione è stato deliberato quanto segue:

  1. Di riconoscere la necessità di rafforzare il ruolo della Conferenza Nazionale degli Ordini (CNO) come rete attiva tra gli Ordini territoriali sui temi della ricostruzione postbellica, con particolare riferimento all’housing, alla rigenerazione urbana e alla resilienza dei territori, promuovendo un confronto strutturato e continuo tra esperienze locali, iniziative già avviate e opportunità emergenti
  2. Di attivare un coordinamento tra gli Ordini interessati, con focus sull’housing e la ricostruzione in Ucraina, guidato dall’Ordine degli Architetti PPC di Torino, che si rende disponibile a svolgere questo ruolo in virtù dell’esperienza già maturata e delle relazioni attivate su scala nazionale e internazionale.
    Il coordinamento avrà l’obiettivo di condividere conoscenze, iniziative, contatti e strumenti operativi, in dialogo con i principali attori nazionali e internazionali (tra cui ANCE, ANCI, SACE e il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale – MAECI/Farnesina)
  3. Di riconoscere il tema dell’housing come leva strategica per la ripresa economica e sociale dell’Ucraina e come campo d’azione in cui la professione può contribuire in modo concreto, mettendo in campo competenze, visione e responsabilità
  4. Di riconoscere il concorso di architettura come strumento prioritario per garantire qualità, trasparenza e partecipazione nei processi di ricostruzione,
    e di invitare gli Ordini e il Consiglio Nazionale a promuoverne l’utilizzo anche in ambito internazionale
  5. Di invitare il Consiglio Nazionale degli Architetti (CNA) a considerare l’opportunità di istituire un Gruppo di Lavoro formale su questi temi, tenendo conto del lavoro già avviato e delle competenze attivate dal coordinamento promosso all’interno del CNO.
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