Il Consiglio dell’Ordine ha deciso di posticipare l’indizione delle elezioni per il rinnovo del Consiglio per il quadriennio 2025-2029. Questa decisione è stata presa in attesa dell’esito del ricorso presentato al TAR del Lazio (n.r.g. 13943/2024), promosso congiuntamente da questo Ordine e da altri Ordini territoriali.
Il ricorso contesta alcuni atti e provvedimenti relativi al nuovo Regolamento elettorale adottato dal CNAPPC e approvato dal Ministero della Giustizia.
Il TAR Lazio ha fissato l’udienza di merito per il 28 maggio 2025, riconoscendo che le questioni sollevate richiedono un approfondimento adeguato. Inoltre, ha ordinato l’integrazione del contraddittorio, coinvolgendo tutti gli Ordini territoriali: ciò significa che la sentenza avrà validità per l’intero territorio nazionale.
Con l’ordinanza n. 1313 del 27 febbraio 2025, il TAR ha ritenuto che non ci fossero le condizioni per concedere misure cautelari urgenti, ma ha confermato la discussione di merito alla data già stabilita.
Alla luce di questo contesto e per coerenza con il percorso giurisdizionale in atto, il Consiglio ha ritenuto opportuno non indire le elezioni in questa fase. Svolgerle ora significherebbe farlo in un clima di incertezza giuridica, con il rischio di nuovi contenziosi.
In base alla normativa vigente, sarà il Consiglio Nazionale a provvedere all’indizione delle elezioni. Questo passaggio non comporta alcuna interruzione della regolare attività: il Consiglio dell’Ordine rimane pienamente in carica e continuerà a svolgere tutte le sue funzioni senza alcuna limitazione.
Si precisa infine che l’intervento del Consiglio Nazionale non inciderà sulle finanze dell’Ordine, poiché le spese per le elezioni erano già state previste nel bilancio annuale.
In vista della futura campagna elettorale, il Consiglio rinnova l’auspicio che il confronto si possa svolgere con responsabilità, nel rispetto del pluralismo delle idee, della collegialità e del senso di appartenenza alla categoria professionale.