Il nuovo Codice degli Appalti

Cosa cambia nella programmazione, nella progettazione e nella realizzazione delle Opere Pubbliche con il Nuovo Codice degli Appalti? Per far luce sulla questione, lo scorso 19 maggio l’Ordine degli Architetti di Torino e il focus group Lavori Pubblici hanno organizzato una tavola rotonda per un dialogo tra i protagonisti della realizzazione delle opere pubbliche, toccando temi come la programmazione per le stazioni appaltanti, la progettazione con l’eliminazione del definitivo, i meccanismi per la realizzazione dell’opera con la reintroduzione dell’appalto integrato e gli step necessari per rendere attuativa la nuova legge entro luglio.
Ecco una sintesi di quanto emerso a cura di Simona Gori, referente scientifico dell’incontro e coordinatrice del focus group Lavori Pubblici.

“Il nuovo Codice degli Appalti che diventerà operativo dal 1° luglio presenta molte novità sia per le Stazioni Appaltanti che per i professionisti esterni e le imprese che dovranno realizzare un’opera pubblica. In questo periodo gli architetti che a vario titolo si occupano di lavori pubblici hanno iniziato ad interrogarsi sia rispetto alle differenze del nuovo articolato con il D.Lgs. 50/2016, sia sulle nuove modalità di programmazione, progettazione e realizzazione delle opere.

Come focus group Lavori pubblici abbiamo pensato ad una tavola rotonda, un dialogo tra i diversi protagonisti, per provare ad analizzare i punti che presentano particolari criticità.

Oltre ad un’analisi dei principi ispiratori del Codice, che è stata fatta dal Prof. Vittorio Barosio, avvocato amministrativista, e di come questi si rifletteranno sulle varie attività, ci sono stati gli interventi dei diversi professionisti che hanno analizzato la nuova legge rispetto alle proprie competenze.

Tiziana Campus, Vicepresidente del CNAPPC Responsabile Dipartimento Lavori pubblici, ONSAI e Concorsi, ha rilevato l’assenza della qualità della progettazione dal nuovo articolato anche come principio ispiratore e l’eliminazione del concorso a due fasi dalle procedure di gara che determinerà un maggiore onere per i progettisti riducendo quella giusta competizione che ha consentito fino ad oggi di poter scegliere il miglior progetto.

Per ANCE Piemonte la Vicepresidente OOPP Elena Capitolo ha illustrato le novità riguardanti l’appalto integrato, in particolare il PFTE come progetto a base di gara e l’OEPV come criterio di scelta, ribadendo la necessità di aver un progetto di qualità e che l’offerta preveda un calmieramento dei prezzi. Per quel che riguarda il sub-appalto a cascata ritiene che si debba fermare non oltre il primo livello per non andare a detrimento della qualità dell’opera.

Come Focus LLPP hanno portato i loro contributi l’arch. Luigi Valdemarin, Responsabile Ufficio Tecnico Fondazione Ordine Mauriziano e l’arch. Luigi Robino, ex Direttore opere pubbliche della Regione Piemonte, cercando di dare dei suggerimenti ai RUP in merito ai nuovi livelli di progettazione, alla digitalizzazione, agli incentivi per le SA, alla rotazione degli operatori e al principio di fiducia introdotto dal nuovo Codice.

I nuovi livelli di progettazione sono stati anche analizzati dalla sottoscritta, Simona Gori, libera professionista e coordinatrice del focus, dal punto di vista dei professionisti esterni che saranno chiamati a progettare l’opera pubblica. In particolare, si sono evidenziate le incongruenze tra l’allegato I.7 che descrive le varie fasi progettuali e l’allegato I.13 che definisce i parametri per il calcolo dei compensi professionali.

In questa fase è importante che gli attori del territorio continuino a confrontarsi sulle modalità di applicazione, per rendere il passaggio tra vecchio e nuovo Codice più semplice e veloce, senza rischiare di rallentare il processo di realizzazione in concomitanza con il PNRR.

Nel contempo il CNAPPC insieme alla Rete delle Professioni Tecniche continua il dialogo con le istituzioni per agire soprattutto in vista dell’emanazione dei Regolamenti che sostituiranno gli allegati al Codice.

Oltre ad organizzare nell’autunno un corso rivolto agli iscritti, cercheremo di promuovere ed incentivare gli incontri tra le Stazioni Appaltanti le imprese e i professionisti del nostro territorio, anche aperti al pubblico, per proseguire il dialogo in favore della migliore applicazione possibile del nuovo articolato”.

Simona Gori
Coordinatrice Focus group Lavori pubblici OAT

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