Archivio Edilizio e Suolo Pubblico

Sono numerose le segnalazioni degli iscritti all’Ordine degli Architetti di Torino relative ai lunghi tempi di attesa per definire le pratiche presentate all’Archivio Edilizio e al Suolo Pubblico. Grazie alla collaborazione attivata con la Città di Torino, i problemi stanno trovando progressivamente soluzione.

Archivio Edilizio: gli Ordini Architetti e Ingegneri con i Collegi di Notai e Geometri hanno incontrato già a luglio i rappresentanti dell’Amministrazione per affrontare il problema dei ritardi per l’accesso all’Archivio Edilizio, che registravano lunghi tempi di attesa per poter prendere visione delle pratiche non ancora presenti in formato digitale nell’Archivio cittadino, con conseguenze serie per i professionisti che devono verificare una vecchia pratica prima di presentarne una nuova,  o per la verifica ai fini di una compravendita.  Il problema è nato naturalmente dall’emergenza Covid-19, che ha creato un picco di arretrati. L’Assessore Iaria e i dirigenti per l’Urbanistica e il Territorio hanno disposto tutte le misure possibili per ridurre il disagio. Gli Ordini e i Collegi si sono resi disponibili a supportare la Città di Torino anche per smaltire l’arretrato creatosi. Grazie alla collaborazione di tutti gli enti coinvolti, al momento la situazione si è normalizzata.

Per il Suolo Pubblico c’è un analogo problema di tempistiche per la vidimazione delle pratiche. La tempistica di rilascio pre-Covid era di circa 15 giorni se non era necessaria un’ordinanza per la modifica della viabilità e di circa 30 giorni nel caso in cui fosse necessaria. I professionisti lamentano, a seguito della ripresa dei cantieri, un significativo dilatamento dei tempi di rilascio concessioni, tempi che superano di gran lunga gli standard garantiti prima della pandemia, raggiungendo talvolta oltre i 60 giorni di attesa. Ad oggi è possibile comunicare con gli uffici solo attraverso mail e, pur riconoscendo le difficoltà legate al lockdown l’Ordine ha segnalato che la categoria sta subendo un allarmante rallentamento delle attività. L’attuale tempistica di vidimazione – dopo una forzata chiusura di oltre due mesi e con il Bonus facciate in scadenza il 31/12/2020 – rischia di far perdere le agevolazioni ai committenti ed espone i professionisti a possibili sanzioni anche nel caso in cui venisse effettuato il pagamento degli oneri ma la concessione non venisse rilasciata in tempi utili, in quanto non avrebbero titolo per l’avvio dei lavori. Anche in questo caso, come per l’Archivio Edilizio la Città di Torino sta disponendo tutte le misure possibili per ridurre il disagio.

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