RSPP: al via il corso abilitante

Il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione, o più semplicemente RSPP, è il soggetto nominato dal datore di lavoro cui spetta il compito di coordinare il servizio di prevenzione e protezione dai rischi sul luogo di lavoro; può trattarsi di una figura interna all’azienda, di un professionista esterno o del datore di lavoro stesso.

Stando al Testo Unico sulla Sicurezza (D.Lgs. 81/08) i laureati in architettura – triennali e quinquennali, vecchio e nuovo ordinamento – che desiderano ricoprire il ruolo di RSPP sono esonerati dalla frequenza dei moduli A e B del corso abilitante; possono quindi frequentare il solo modulo C, proposto nel corso in programma ad aprile Il responsabile del servizio di prevenzione e protezione (CFP 20).

Per capire meglio di cosa si tratta, soprattutto dal punto di vista delle opportunità e delle responsabilità professionali, abbiamo parlato direttamente con Alberto Milanesio, architetto referente del corso nonché vicecoordinatore del focus group OAT Sicurezza nei cantieri e nei luoghi di lavoro.

 

Quali opportunità professionali apre l’abilitazione RSPP?

L’RSPP è la figura che deve essere nominata dal datore di lavoro ogni qualvolta sia presente anche un solo dipendente. Può essere un dipendente della struttura (RSPP interno) oppure può essere un consulente (RSPP esterno).

L’abilitazione da RSPP si propone agli architetti come un’importante opportunità lavorativa ed essendo un ruolo che necessità di competenze sia tecniche che comunicative, la multidisciplinarietà propria dell’architetto risulta vincente per lo svolgimento di un incarico nel campo della sicurezza.

 

Quali compiti e quali responsabilità per l’RSPP?

I suoi obblighi sono indicati all’Art. 33 “Compiti del servizio di prevenzione e protezione” del testo unico (D.Lgs. 81/08). Ecco quali sono:

a) individuare i fattori di rischio, valutare i rischi e individuare le misure per la sicurezza e la salubrità degli ambienti di lavoro, nel rispetto della normativa vigente sulla base della specifica conoscenza dell’organizzazione aziendale;
b) elaborare, per quanto di competenza, le misure preventive e protettive di cui all’articolo 28, comma 2, e i sistemi di controllo di tali misure;
c) elaborare le procedure di sicurezza per le varie attività aziendali;
d) proporre i programmi di informazione e formazione dei lavoratori;
e) partecipare alle consultazioni in materia di tutela della salute e sicurezza sul lavoro, nonché alla riunione periodica di cui all’articolo 35;
f) fornire ai lavoratori le informazioni di cui all’articolo 36.

In sintesi? L’RSPP ha il compito di individuare in azienda i potenziali pericoli per la salute e per l’incolumità dei lavoratori, di suggerire azioni volte all’eliminazione dei medesimi e di formare ed informare i lavoratori alla prevenzione.
L’RSPP risponde, insieme al datore di lavoro, ogni qualvolta a causa di infortunio, si possa a lui ricondurre l’accadere di una situazione pericolosa che egli avrebbe dovuto conoscere e segnalare al Datore di Lavoro, e ciò non è stato fatto.
Laddove l’RSPP non svolga adeguatamente il proprio ruolo di consulente ed ometta di prendere in considerazione taluni rischi, di eliminarli o di informare i lavoratori sulle modalità di prevenire incidenti e si verifichi un infortunio che può essere considerato ‘tipico’ in relazione al rischio che si è omesso di considerare, lo stesso risponde penalmente, in concorso con il datore di lavoro o autonomamente, dell’evento occorso (lesione, morte, pericolo per la pubblica incolumità, ecc.).

Quali obblighi formativi deve rispettare?

Il Modulo C abilitante ha una durata complessiva di 24 ore, esclusa la verifica di apprendimento finale. Una volta che si è acquisito l’attestato come RSPP, si dovrà svolgere un aggiornamento con cadenza quinquennale dalla data di abilitazione conseguita con il Modulo C, pari a 40 ore nel quinquennio.
Nell’ottica di una formazione di tipo “life long learning”, è preferibile che il monte ore sia distribuito nel quinquennio.
L’aggiornamento potrà essere svolto, oltre che con la partecipazione a corsi con numero massimo di partecipanti pari a 35 persone, aanche per mezzo della partecipazione a convegni e seminari per un monte ore non superiore al 50% del totale di ore, per cui sino ad un massimo di 20 ore.

 

Per conoscere nel dettaglio il programma del corso e le modalità di iscrizione, vai alla pagina dedicata Il responsabile del servizio di prevenzione e protezione (CFP 20). Il corso si terrà durante il mese di aprile, ma le iscrizioni chiudono il 18 marzo!

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