La parola al presidente 11/2019

Cari colleghi,

il percorso per la ricerca della nuova sede sta andando avanti e sono fiducioso che presto potremo darvi indicazioni concrete sul luogo che diventerà la casa degli architetti torinesi. La commissione sta esaminando infatti le integrazioni e i chiarimenti richiesti in merito agli edifici selezionati attraverso la manifestazione d’interesse e nelle prossime settimane il Consiglio procederà alla scelta finale. È un risultato di cui sono molto orgoglioso e che ha richiesto moltissimo lavoro; colgo l’occasione di questa lettera per ricostruire in breve quanto fatto finora.

Le prime azioni risalgono ancora al Consiglio precedente, durante il quale era stato organizzato un workshop interfocus con l’obiettivo di decidere il modello della nuova sede: le funzioni, le attività, il modello di gestione, la tipologia di edifici,… Inoltre avevamo promosso un sondaggio on line per affrontare il tema della localizzazione, nel quale avevamo chiesto agli iscritti di scegliere se la futura sede dell’Ordine avrebbe dovuto trovarsi nel centro storico, in un quartiere in trasformazione o sulla Spina 1; è il centro storico ad aver raccolto la maggior parte delle preferenze.

A fianco di questa attività preparatoria, abbiamo visitato e valutato numerosi edifici; tra questi, l’elenco supera i 30 immobili, cito soltanto i casi in cui il lavoro di verifica è stato più approfondito: uno stabile in piazza CLN, le OGR, l’ex Caserma De Sonnaz, l’ex fonderia caratteri Nebiolo, un edificio in via San Francesco da Paola 17, uffici in Galleria San Federico, presso l’ex Scalo Vallino e moltissime altri per cui sono stati fatti sopralluoghi e raccolte informazioni tecniche. Edifici differenti, che rappresentavano modelli alternativi di sede, in acquisto e in locazione, ma per ragioni diverse le procedure non sono andate a buon fine.

L’anno scorso, in occasione dell’assemblea di bilancio, abbiamo presentato una proposta per una porzione di circa 1.000 mq del “Palazzo cavalieri” di via della Basilica 3-5, su cui gli iscritti ci hanno dato mandato a procedere avviando le trattative finalizzate a raccogliere informazioni ed elementi tecnici per un eventuale acquisto. Abbiamo condotto un processo di due diligence per accertare tutte le condizioni tecnico amministrative, procedurali, urbanistiche, economico-finanziarie dell’operazione in modo da avere un quadro completo dello stato dell’immobile e delle sue consistenze planivolumetriche, dal quale è emersa tuttavia la non fattibilità dell’intervento.

Con il desiderio di ampliare il ventaglio delle proposte e rendere la scelta trasparente, abbiamo pubblicato il 22 marzo un avviso pubblico per invitare a proporre immobili in locazione/vendita che soddisfacessero determinati requisiti tecnici ed economici, come l’autonomia funzionale, la metratura tra gli 800 e i 1200 metri quadrati e la raggiungibilità tramite mobilità sostenibile. Sono pervenute 23 proposte, di cui 6 sono state considerate fattibili e da approfondire. Si tratta di edifici storici, palazzi aulici e sedi di uffici su più piani. Sono aperte entrambe le ipotesi: acquisto e locazione.

Nelle prossime settimane decideremo su quale di queste 6 proposte concentrare le attenzioni. Vi terremo aggiornati!

Massimo Giuntoli
Presidente Ordine Architetti PPC Torino

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