La revisione del piano regolatore

In occasione dell’incontro pubblico con l’assessore Guido Montanari, che si è tenuto martedì scorso alla Scuola Holden, l’Ordine degli Architetti ha proposto alcune osservazioni in merito all’atto di indirizzo della revisione del piano regolatore di Torino, quale base di partenza per collaborare al processo di pianificazione. Le riportiamo sintetizzate per punti:

Semplificazione: è positivo l’avvio di un processo che porti al superamento della struttura del piano regolatore attuale, individuando pochi e stringenti parametri strutturali; l’Ordine è disponibile a offrire un contributo a questo processo tramite tavoli strutturati.

Trasformazione delle aree industriali in disuso: è condivisibile l’attenzione per la riduzione del consumo di suolo, nella speranza che si traduca in un maggiore impulso alla conversione e al recupero dell’esistente; il futuro delle città si gioca su come questo tema viene affrontato e sulla capacità, veicolata dall’architetto, di riportare vita in luoghi che l’hanno persa, far nascere nuove centralità in aree periferiche.

Rapporto con il privato: in assenza o scarsità di risorse pubbliche, l’apporto privato è fondamentale e da sostenere attraverso sgravi fiscali sugli oneri urbanistici per indirizzare gli investimenti nella direzione voluta e per fare da volano all’economia.

Strategie di lungo periodo: la manutenzione e gli interventi puntuali sono essenziali per migliorare la qualità della città e della vita, ma questi devono essere inseriti in una cornice più ampia; il processo di pianificazione deve indicare la direzione della città e delle singole porzioni del territorio urbano.

Vocazione internazionale: bisogna continuare ad investire per rendere la città capace di attrarre risorse dall’esterno.

Pianificazione a livello metropolitano: Torino non è un’isola, ma è al centro di una rete di relazioni con i Comuni limitrofi e la pianificazione del territorio deve trovare gli strumenti per travalicare i confini amministrativi.

Infrastrutture: l’investimento nelle infrastrutture è un nodo fondamentale per rendere la città competitiva a livello internazionale.

 

Guarda le immagini della serata:

 

© Jana Sebestova
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