La parola al presidente 21/2017

Cari colleghi,

il mandato si sta per concludere e quindi questa è l’ultima “parola del presidente” prima dell’imminente periodo elettorale. È uno strumento che ho pensato di utilizzare non appena sono diventato presidente per tenervi costantemente aggiornati sulle attività mie e del Consiglio, in particolare, e per informarvi sullo stato d’avanzamento delle iniziative che abbiamo portato avanti nell’area metropolitana e a scala nazionale grazie anche all’ottimo e costruttivo rapporto instaurato col Consiglio Nazionale.

Sono stato presidente, seppur per un breve periodo, in un momento di difficoltà per la categoria ma spero di aver mostrato apertura, coinvolgimento, senso di appartenenza e dedizione al ruolo. Vedo, seppur deboli, segnali di ripresa per gli architetti che sono certo potranno essere ancora più tangibili se cammineremo uniti sentendoci una comunità nel rispetto delle diversità intrinseche alla professione.

Fin da subito ho messo il lavoro e la dignità professionale al centro delle mie politiche.

Insieme al mio Consiglio abbiamo aperto ad altri mondi prima forse poco considerati da un Ordine professionale (Unione Industriale, CNA, Confartigianato, Camera di Commercio, Rete professioni tecniche, ANCE, ANACI, CEIP, etc…) per creare sinergie con settori differenti dal nostro ma necessari per la nostra professione che sta cambiando. A questo proposito, vi prego di ascoltarmi: non aspettate che il mercato vi bussi alla porta ma aggreditelo, investite sulle innovazioni, unitevi, allargate il vostro studio ad altre discipline; l’Europa sta andando in questa direzione.

In merito al rapporto con l’Amministrazione Pubblica rivendico il fatto di aver sempre mantenuto imparzialità politica perché l’operato di una amministrazione va giudicato nell’interesse della categoria e non delle simpatie di colore. Con la nuova Giunta comunale abbiamo instaurato un dialogo costruttivo ma che sarà all’occorrenza critico se non andrà nella direzione di sviluppo a noi cara.

Infine i ringraziamenti.

A tutti voi iscritti, liberi professionisti e dipendenti, che ho costantemente incontrato, per ascoltare problemi e critiche e condividere successi e complimenti, e che mi avete fatto sentire onorato e orgoglioso del ruolo che ricopro e ho ricoperto anche con l’inesperienza iniziale del caso.

A tutti i colleghi, che a titolo gratuito hanno dedicato tempo e energie lavorando nei focus group, nella commissione Parcelle e nel Consiglio di Disciplina a vantaggio di tutta la comunità.

Al mio Consiglio, che mi ha supportato e sopportato nell’operare quotidiano aiutandomi a crescere e a limare gli errori.

A Marco Aimetti, che mi ha preceduto con capacità ed equilibrio e che dopo, come Consigliere Nazionale, mi ha affiancato, offrendomi un contatto diretto con le politiche del CNA e del Governo; con lui ho instaurato un rapporto anche di sintonia ed amicizia.

Al Consiglio della Fondazione per l’architettura, che ha accompagnato e arricchito con qualità e passione le iniziative dell’Ordine rendendole efficaci per tutti gli iscritti e per la società civile.

Ai due direttori di Ordine e Fondazione, che mi hanno seguito con costante professionalità fornendo preziosi suggerimenti per operare al meglio.

A tutte le persone che lavorano all’Ordine e alla Fondazione, che ho sollecitato, stressato, impegnato e che mi hanno “organizzato” al meglio gli impegni istituzionali consentendomi di arrivare sempre preparato e mi sono state vicine con umanità e cortesia.

Massimo Giuntoli
Presidente Ordine Architetti PPC Torino

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