Gli eventi negli spazi pubblici; progettare in sicurezza

Dopo aver ospitato artisti del calibro di Bob Dylan, Jamiroquai, Neil Young, Deep Purple o Elton John attirando decine di migliaia di spettatori, in questi giorni Collisioni – il festival di Barolo con 10 anni all’attivo – si sta interrogando su come far quadrare i conti. Il motivo? La sicurezza. “Garantire tutti i necessari controlli costa troppo e, stando alla normativa, il numero di spettatori per metro quadrato deve essere dimezzato, stesso destino che spetterà al ricavato dei biglietti” spiega il direttore artistico Filippo Talarico, il quale sta mettendo sul piatto della bilancia l’allestimento di una nuova area concerti a barolo o il trasferimento del festival in un’altra Regione.

Un argomento estremamente delicato che ci spinge ancora una volta a riflettere su ruolo e costi della sicurezza nell’organizzazione di grandi eventi.
Per fare chiarezza abbiamo intervistato Elena Canaparo, architetto libera professionista esperta di sicurezza e referente del corso Progettazione degli eventi negli spazi pubblici in programma il 14 maggio.

Quello che lo spettatore vede di un evento è solo la punta dell’iceberg. Cosa si nasconde, in realtà, dietro alla sua realizzazione?
Ideare e sviluppare un evento, che sia una proiezione cinematografica o un festival, significa coordinare professionalità eterogenee che lavorano insieme. Grafici, allestitori, service luci, direttori di fotografia, rigger, parrucchieri e truccatori sono tutti ingranaggi di questa macchina complessa e articolata, e ogni ruolo è fondamentale per la riuscita dell’iniziativa.
Qui, il ruolo della sicurezza è essenziale al punto che la sua progettazione deve coincidere con la progettazione stessa dell’evento; è una voce che non può essere inserita in un secondo momento ma che deve comparire sin dalle primissime fasi del cronoprogramma e che bisogna accuratamente soppesare nel momento in cui si parla di budget.

A quali responsabilità deve rispondere gli architetti?
Il professionista deve adempiere a numerosissimi compiti, dal disegno del piano dell’evacuazione alla gestione del progetto elettrico e le sue responsabilità civili e penali sono dettate dalla normativa vigente: il testo di riferimento è il cosiddetto Decreto Palchi, che estende l’applicazione del Titolo IV “Cantieri temporanei e mobili” del Testo Unico Sicurezza (D.Lgs. 81/2008) a fiere, spettacoli musicali, cinematografici e teatrali.
Disposizioni successive come circolari o direttive non aggiungono nuove regole, bensì sottolineano le regole da seguire nella progettazione degli eventi. Ad esempio la Circolare Gabrielli, pubblicata lo scorso giugno a seguito dei fatti di piazza San Carlo, mette in luce quanto sia importante lavorare sulla sicurezza integrata affinché i concetti di safety (tutela della incolumità delle persone) e di security (ordine e sicurezza pubblica) coincidano. Stesso discorso vale per la Direttiva Morconi citata dal direttore di Collisioni.

A tutti coloro interessati al tema e ai CSP/CSE che devono seguire l’aggiornamento obbligatorio, suggeriamo di appuntarsi in agenda la data del 14 maggio: dalle 14 alle 18 si terrà il corso Progettazione degli eventi negli spazi pubblici, fruibile sia in aula che in webinar. Un’occasione per approfondire le numerosi fasi della filiera progettuale degli eventi, dall’idea creativa alla gestione della sicurezza, appoggiandosi all’esempio di casi concreti.

La partecipazione prevede il riconoscimento di 4 crediti formativi e 4 ore di aggiornamento per CSE/CSP. Per conoscere tutti i dettagli vai alla pagina dedicata al corso:

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