Piattaforma formazione, cresce l’allarme degli Ordini

Cresce la preoccupazione tra gli Ordini degli Architetti territoriali in merito alla nuova piattaforma nazionale per la formazione.

A pochi mesi dalla scadenza del triennio formativo – dal 31 dicembre 2022 prorogata al 30 giugno 2023 -, la piattaforma non è ancora stata completata e non è in grado di offrire e gestire tutti i servizi necessari agli iscritti e agli Ordini territoriali.

Le difficoltà che l’Ordine continua a riscontrare sono legate alle carenze in cui versa la nuova piattaforma centralizzata per la gestione dei crediti formativi, introdotta dal CNAPPC in sostituzione della precedente iM@teria. Da qui, i conseguenti disservizi che gli Ordini si trovano quotidianamente ad affrontare a seguito delle segnalazioni ricevute inserendo manualmente, dopo le dovute verifiche documentali e quando possibile, i dati di aggiornamento: situazione che non può garantire agli iscritti una corretta risposta all’obbligo di aggiornamento professionale.

“È necessario ribadire l’urgenza di una soluzione a queste criticità” specifica la presidente dell’Ordine Maria Cristina Milanese “in quanto i nostri iscritti, tenuti all’obbligo di aggiornamento professionale, sono direttamente coinvolti e dipendono, per esempio per la partecipazione alle gare, dalla certificazione di regolarità formativa”.

 

I principali disservizi rilevati:

  1. allo stato attuale, a distanza di quasi un anno, non è ancora possibile estrapolare gli elenchi degli architetti in regola e non in regola con l’obbligo di aggiornamento professionale;
  2. al momento non è previsto il rilascio di una certificazione di regolarità formativa;
  3. gli Ordini territoriali stanno affrontando il cambiamento di piattaforma telematica senza un adeguato e costante supporto gestionale e senza una puntuale risposta alle problematiche che vengono segnalate;
  4. non tutti gli Ordini territoriali usano ancora la nuova piattaforma introdotta, punto che genera incompletezza di informazioni sulla posizione formativa degli iscritti;
  5. la migrazione dei dati dalla precedente piattaforma non è completa e puntuale e sono ancora presenti molte anomalie e dati mancanti (già più volte segnalate);
  6. sono stati riscontrati ancora errori relativi al calcolo di esoneri e trasferimenti, nonostante il dialogo della nuova piattaforma con l’Albo unico nazionale.

Tutti punti che contribuiscono ad aggravare ulteriormente il lavoro di assistenza per le segreterie e il personale degli Ordini dedicato alla formazione, impegnati nel dare riscontro alle migliaia di telefonate e comunicazioni via e-mail indirizzate dagli iscritti negli scorsi mesi.

Come ulteriore conseguenza, l’attività ordinaria di assistenza e di supporto all’erogazione di offerta formativa ha subito rallentamenti, riduzioni e ritardi che gli Ordini hanno provveduto a stimare nelle quantità di tempo e risorse perse e rispetto ai quali si riservano di richiedere un adeguato risarcimento del danno subito.

Le ulteriori richieste dell’Ordine che saranno inoltrate a tutti agli organi competenti:

  1. La pianificazione di un processo di risoluzione delle problematiche sopra descritte comprensivo di scadenze temporali, ruoli e responsabilità dei referenti, in carico al CNAPPC;
  2. L’introduzione di misure da parte del CNAPPC, a sostegno degli Ordini, anche alla luce dei costi extra sostenuti a livello di tempo/personale e delle perdite subite per mancata organizzazione e fruibilità di corsi.
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