Professionisti in allarme per Legge di Bilancio e Superbonus

Le attuali proposte di modifiche al Superbonus 110% e agli altri bonus per il comparto edilizio all’interno della bozza di Legge di Bilancio 2022 sono attualmente al centro di preoccupanti dibattiti tra i rappresentanti dei professionisti e gli esperti del settore; tra le varie perplessità spicca su tutti il complicato nodo della cessione del credito per il Superbonus 110%. A rischio l’efficacia dei bonus a causa di eccesso di burocrazia, rincaro dei prezzi, carenza dei materiali da costruzione e nuove norme fiscali approvavate e applicate retroattivamente.

L’Ordine degli Architetti di Torino con l’Ordine degli Ingegneri e Federazione Architetti Piemonte Valle d’Aosta stanno presentando istanze affinchè vengano apportate migliorie e vengano ridotti i vincoli, al fine di tutelare la bontà di questo strumento e non si perda la grande opportunità di compiere azioni di efficientamento e recupero del patrimonio edilizio esistente.

In sintesi, le richieste di modifica riguardano:

  • LA PROROGA DELLA SCADENZA DEL 30 GIUGNO 2022 legata agli edifici unifamiliari posseduti, che costituiscono un settore importantissimo dello stock edilizio e che deve essere effettuata senza il vincolo del riferimento stringente ed inattuabile dell’ISEE. In molti casi, già il solo possesso dell’abitazione fa superare la soglia di ISEE di 25.000 €;
    Inoltre, numerosi interventi legati alle unifamiliari stanno partendo con grandi ritardi dovuti alla burocrazia e a norme in continuo cambiamento. Ai problemi legati alla burocrazia, si aggiungono il rincaro costante e incontrollato dei prezzi dei materiali da costruzione e una conseguente estrema difficoltà di approvvigionamento.
  • LA RETROATTIVITÀ DELLE MISURE ANTIFRODE MESSE IN CAMPO, applicato anche ai BONUS ORDINARI del 50%, 65% e del 90% con l’estensione delle norme previste all’art. 119 e 121-122 della legge n. 77/2020 del Superbonus 110%. È una manovra nata a seguito della scoperta di truffe ai danni dello Stato, che vede il Governo di concerto con l’Agenzia delle Entrate, introdurre una misura anti-frode retroattiva con il Decreto legge del 11 novembre 2021 n. 157 in vigore dal 12/11/2021).

Quest’ultimo provvedimento mira ad equiparare il trattamento dei bonus ordinari alla stregua del Superbonus 110%, cambiando di fatto la modalità di cessione del credito o dello sconto in fattura non solo per il contribuente finale, ma anche per gli attori in campo (professionisti e ditte). La richiesta di provvedere all’obbligo del visto di conformità e della congruità dei prezzi su fatture e pagamenti già emessi non si può accettare in quanto mette in crisi tutto il comparto.

“Il rischio è che molti interventi legati a queste incentivazioni rimangano sulla carta, ostaggi di tempistiche inadeguate, rincaro dei prezzi, impossibilità di approvvigionamento dei materiali e norme fiscali cambiate in corsa con valore retroattivo. L’Ordine degli Architetti di Torino, con l’Ordine degli Ingegneri e Federazione Architetti Piemonte Valle d’Aosta, stanno condividendo proposte di modifiche che saranno comunicate alla politica, alla stampa e attraverso i canali di comunicazione degli Ordini” spiega la presidente Maria Cristina Milanese “Ciò che vogliamo scongiurare è l’atteggiamento vessatorio e fastidioso di continuo stillicidio di provvedimenti che ostacolano l’iniziativa di molti contribuenti  compromettendo il lavoro dei professionisti. Risulta impensabile, che da maggio 2020, con l’uscita del Decreto Rilancio, le condizioni siano cambiate così tante volte. C’è da chiedersi perché gli Ordini professionali non siano stati interpellati prima dell’emanazione e conversione in legge. Se fossimo stati consultati, non ci troveremmo a discutere di questi temi. Infine, il decreto antifrodi mina continuamente la nostra professionalità e credibilità nei confronti del committente”.

 

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