Tempo di dehors

La progettazione di dehors può produrre molti effetti positivi sull’ambiente cittadino e sulla vita della comunità: aumento della qualità urbana, arricchimento di uno spazio pubblico residuale, benefici per le attività commerciali e per i cittadini. La loro installazione, tuttavia, ha sempre un impatto sulla città, in particolar modo sulla viabilità, poiché i dehors occupano generalmente uno spazio destinato al passaggio pedonale, alle piste ciclabili o al transito veicolare.

Mentre ancora non si placano le polemiche a seguito del nuovo regolamento comunale in vigore dal primo gennaio e si pensa a bandi per l’apertura di nuovi dehors, ci portiamo avanti facendo un po’ di chiarezza sui procedimenti tecnico-amministrativi necessari per ottenere i titoli edilizi per la realizzazione di dehors.

Giovedì 26 marzo 2020 si terrà un corso dedicato e i relatori Andrea Menna, Tiziana Perino Duca e Marco Rolando ci hanno anticipato alcuni aspetti nell’intervista che ti proponiamo.

Quali ambiti sono coinvolti nei provvedimenti autorizzatori necessari per l’installazione su area pubblica di un dehors per la somministrazione al pubblico di alimenti e bevande?

Gli ambiti autorizzativi sono principalmente tre:

  • Occupazione del suolo pubblico, con annesse le procedure per poter addivenire alla stipula di una convenzione per l’utilizzo di un bene pubblico (il suolo).
  • Aspetto edilizio, legato alla possibilità di realizzare una struttura sul suolo pubblico occupato che abbia una certa stabilità e durata temporale.
  • Manomissioni del suolo pubblico, legato alla necessità di modificare una situazione preesistente per poter realizzare una nuova struttura.

Quali sono le principali tipologie di dehors e arredo urbano?

Con riferimento a quanto previsto dal D.P.R. 380/2001, è possibile ritenere che dal punto di vista edilizio i dehors sono soggetti a diversi regimi autorizzativi in funzione delle loro caratteristiche.

  • Dehors di tipologia 1: spazio all’aperto allestito per il consumo di alimenti e bevande senza pedana e senza delimitazioni fisiche fisse, con presenza di semplici arredi quali: sedie, tavoli, fioriere eventuali coperture in tessuto (ombrelloni).
    Procedimento edilizio: tale allestimento non necessità di comunicazione, segnalazione o autorizzazione edilizia, fatta salva la necessità di ottenimento della concessione di occupazione del suolo pubblico o privato di uso pubblico.
  • Dehors di tipologia 2: spazio all’aperto allestito per il consumo di alimenti e bevande su pedana e perimetrato da delimitazione fissa, costituito da: sedie, tavoli, eventuali arredi di complemento, eventuali coperture in tessuto (ombrelloni), pedana, ringhiera di protezione/balaustra, fioriere.
    Procedimento edilizio: va effettuata una comunicazione, fatta salva la necessità di ottenimento della concessione di occupazione del suolo pubblico o privato di uso pubblico.
  • Dehors di tipologia 3: strutture fisse ancorate al suolo attrezzate per il consumo di alimenti e bevande composti da elementi che costituiscono un volume, definito da una copertura, una pavimentazione e da pareti in pannellature, fisse o rimovibili (padiglioni aperti o chiusi).
    Procedimento edilizio: tale allestimento, in funzione della consistenza e tipologia, può richiedere presentazione di SCIA o di permesso costruire, fatta salva la necessità di ottenimento della concessione di occupazione del suolo pubblico o privato di uso pubblico.

Con riferimento a quanto previsto dal Regolamento di cui al D.P.R. 13.02.2017 n. 31, invece dal punto di vista della tutela paesaggistica i dehors sono soggetti ai seguenti regimi autorizzativi:

  • Dehors, stagionale o continuativo, costituito da elementi facilmente rimovibili quali tende, pedane, paratie laterali frangivento, manufatti ornamentali, elementi ombreggianti o altre strutture leggere di copertura, prive di parti in muratura o strutture stabilmente ancorate al suolo: tale allestimento non necessita di autorizzazione paesaggistica, pur dovendo sottostare ai requisiti di natura estetica e realizzativa dettati dal regolamento comunale.
  • Dehors stagionale (senza opere murarie o di fondazione), realizzato semplicemente ancorato al suolo e dehors continuativo costituito da verande e strutture tali da configurare spazi chiusi: entrambi necessitano di avviamento del procedimento per l’ottenimento dell’autorizzazione paesaggistica.

Per conoscere i dettagli del corso e per iscriverti clicca qui: hai tempo fino al 5 marzo 2020.

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