Partenariato pubblico privato

Con partenariato pubblico privato – abbreviato PPP – si definisce la forma di cooperazione tra sfera pubblica e sfera privata volta al finanziamento e alla gestione di infrastrutture e all’offerta di servizi di interesse pubblico. Un processo all’interno del quale il progettista ricopre un ruolo centrale, motivo per il quale abbiamo scelto di approfondire il tema con il corso Il partenariato pubblico privato: opportunità professionali (8 CFP), in programma giovedì 27 febbraio e giovedì 5 marzo 2020.

Il tema è estremamente attuale: il PPP, infatti, si sta man mano definendo come formulazione principale nella realizzazione e nella gestione di opere pubbliche in Italia. Un esempio per tutti, la best practice della Città di Trieste; qui l’Amministrazione ha organizzato eventi dedicati agli imprenditori per promuovere la disponibilità di parte del patrimonio pubblico, spronando gli interessati a sottoscrivere collaborazioni in PPP. Il risultato? In pochi mesi Trieste ha ottenuto diverse proposte, tre delle quali sono già in fase di attuazione: lo Stadio Ferrini, l’Albergo diffuso nelle abitazioni Ex Ardiss e il Teatro Stabile.

Anche la normativa a livello nazionale sembra andare in questa direzione, incentivando i privati nell’investire su lavori destinati alle PA. Nel concreto, infatti, l’architetto può essere coinvolto in due modi: più tipicamente può svolgere il ruolo del progettista dalla fase dello studio di fattibilità fino, in caso di aggiudicazione, al progetto esecutivo. In altri casi, invece, può essere chiamato dalla PA a giudicare la congruità della proposta pervenuta dai privati.

«Quando si parla di PPP, un professionista in grado di guidare il team multidisciplinare coinvolto è fondamentale, e il progettista è l’unica figura in grado di determinare le informazioni fondamentali per il processo», ci spiega Paolo Chiappero, architetto e referente del corso, «l’architetto, infatti, può calibrare i costi della realizzazione rispetto alle esigenze gestionali e può garantire la bancabilità dell’operazione, senza mai perdere di vista la gestione della rete professionale che si genera durante il percorso».

Ma cosa si intende quando si parla di bancabilità? È la capacità del progetto di generare flussi di cassa adeguati a ripagare il debito agli istituti bancari, elemento fondamentale per poter attuare un’operazione di Partenariato Pubblico Privato. Tema che sarà approfondito durante il corso dall’avvocato esperto in finanza di progetto Domenico Russo, il quale illustrerà come verificare le condizioni di redditività e bancabilità attraverso il PEF (Piano Economico Finanziario), un documento tecnico-economico che valuta i diversi settori di intervento sulla base di indicatori specifici.

Le iscrizioni chiudono il 6 febbraio! Per conoscere il programma completo e le modalità di iscrizione vai alla pagina del corso Il partenariato pubblico privato: opportunità professionali (8 CFP).

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