Applicare l’equo compenso

Risale a un anno fa la pubblicazione della legge regionale 19/2018 in cui il Piemonte si impegnava a garantire la tutela dei pagamenti per i professionisti, tramite la presentazione di un’autocertificazione di pagamento redatta secondo un modello prestabilito. La mancanza dell’emanazione di tale modello impedisce alle amministrazioni di attuare adeguatamente la legge. Gli Ordini professionali hanno dunque presentato alla Giunta regionale una richiesta di accelerazione della pratica.

Il provvedimento LR 19/2018 nasceva con l’obiettivo di “tutelare le opere di ingegno che sono alla base delle pratiche presentate alla pubblica amministrazione per conto dei privati cittadini o delle imprese, nonché salvaguardare il lavoro svolto dai professionisti e contestualmente contrastare il fenomeno dell’evasione fiscale” (art. 140).
La Regione chiedeva dunque alle amministrazioni di pretendere dal professionista, al momento del rilascio di atti autorizzativi, l’autocertificazione del pagamento del committente redatta secondo il modello elaborato dalla Giunta regionale, pena la sospensione del procedimento.
Ad oggi, tuttavia, tale norma non può essere applicata: come si desume dal testo di legge, infatti, l’attuazione è condizionata all’emanazione del modello regionale affidato al provvedimento della Giunta, che non è stato reso disponibile. Le richieste di autorizzazione e le istanze ad accesso diretto non possono essere corredate dalla documentazione necessaria fino a quando non sarà elaborato il modello.
Anche perché al momento, in assenza del documento campione, le amministrazioni comunali si comportano in modo eterogeneo: alcune richiedono la presentazione di una autocertificazione, altre non richiedono nulla.

L’Ordine degli Architetti, il Collegio dei Geometri, l’Ordine degli Ingegneri e il Collegio dei Periti Industriali hanno scritto alla Regione Piemonte affinché provveda all’emanazione del modello di asseverazione di percezione dei compensi e si rendono disponibili a un incontro con i rappresentanti dell’ente per approfondire l’argomento e, se necessario, contribuire alla redazione del documento.

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