Con il decreto del 24 novembre 2025, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 281 del 3 dicembre, il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha introdotto i nuovi Criteri Ambientali Minimi (CAM) per l’edilizia, aggiornando e sostituendo quelli vigenti dal 2022. Questo intervento segna un passo importante verso un’edilizia più sostenibile, integrando in maniera più strutturata la tutela ambientale in tutte le fasi della progettazione e della realizzazione degli interventi edilizi.
I nuovi CAM pongono l’accento sull’uso responsabile delle risorse, sull’efficienza energetica e sulla riduzione delle emissioni, promuovendo materiali sostenibili e riciclabili e incoraggiando pratiche di progettazione e costruzione che considerino l’intero ciclo di vita degli edifici. Non si tratta solo di una serie di regole tecniche: il decreto mira a ridefinire il modo in cui le gare e gli appalti pubblici selezionano fornitori e professionisti, ponendo la sostenibilità come criterio centrale e non più accessorio.
L’entrata in vigore dei nuovi criteri è prevista per il 2 febbraio 2026. Da quella data, tutte le procedure di affidamento di progettazione e lavori edilizi dovranno rispettare gli standard aggiornati, incidendo concretamente su capitolati, gare, gestione dei cantieri e scelte progettuali. Per gli architetti e i professionisti del settore, questo decreto rappresenta un’opportunità per integrare la sostenibilità in maniera concreta nella pratica quotidiana, affinando progetti, materiali e metodologie secondo criteri ambientali certificati.
Il provvedimento conferma l’attenzione crescente del settore alle responsabilità ambientali e alla qualità del costruito, sottolineando come l’eccellenza progettuale non possa prescindere dal rispetto del territorio e dall’impatto sulle risorse naturali. I nuovi CAM rappresentano dunque non solo un obbligo normativo, ma anche un invito a ripensare l’edilizia in chiave più consapevole e sostenibile, rendendo la sostenibilità un valore aggiunto per ogni progetto.