Il Consiglio dei Ministri ha approvato la bozza del Disegno di legge che delega il Governo all’adozione di un nuovo Codice dell’edilizia e delle costruzioni, avviando così un percorso di revisione complessiva dell’attuale quadro normativo. L’obiettivo dichiarato è quello di riordinare e semplificare una materia oggi frammentata tra il Testo Unico dell’edilizia e numerose disposizioni settoriali stratificatesi negli anni, rendendo il sistema più chiaro, coerente e facilmente applicabile da professionisti, amministrazioni e operatori.
Il disegno di legge introduce i criteri e i principi ai quali il Governo dovrà attenersi nella stesura del futuro Codice. Tra questi rientrano la razionalizzazione delle definizioni e delle categorie di intervento, la semplificazione dei procedimenti amministrativi, il coordinamento tra la disciplina edilizia e gli ambiti connessi (dalla sicurezza strutturale alla tutela paesaggistica ed energetica) e la volontà di favorire processi di rigenerazione urbana e di messa in sicurezza del costruito.
Il nuovo impianto dovrà inoltre eliminare sovrapposizioni, duplicazioni e contraddizioni oggi presenti nell’apparato normativo, restituendo maggiore certezza giuridica e uniformità applicativa sul territorio nazionale. La riforma punta anche a sostenere le politiche di rigenerazione urbana e la messa in sicurezza del costruito, eliminando sovrapposizioni e incertezze interpretative che oggi rallentano gli interventi e creano disomogeneità tra territori.
Ad oggi siamo dunque nella fase iniziale dell’iter: il Governo ha definito la bozza della delega e il Parlamento sta per avviare l’esame del testo. Il provvedimento sarà discusso nelle commissioni competenti e poi in aula, fino alla sua eventuale approvazione definitiva da parte di entrambe le Camere. Solo allora diventerà legge delega e attribuirà all’Esecutivo un termine, indicato nella bozza in dodici mesi, per adottare i decreti legislativi che costituiranno il nuovo Codice dell’edilizia e delle costruzioni. Sarà in quella fase attuativa che i contenuti tecnici e operativi della riforma prenderanno forma compiuta.
L’approvazione della delega rappresenta quindi l’avvio di un percorso destinato a incidere in modo significativo sull’attività edilizia e sul lavoro dei professionisti. La revisione punta a costruire un quadro normativo più leggibile, aggiornato e coerente con le esigenze attuali del settore, accompagnando le trasformazioni che interesseranno il mondo delle costruzioni nei prossimi anni.