Con l’approvazione definitiva del Ddl Semplificazioni del 26 novembre 2025 entrano in vigore diverse misure che incidono direttamente sulle procedure edilizie e sull’attività dei professionisti tecnici. La novità di maggiore rilievo riguarda l’estensione del silenzio-assenso ai permessi di costruire anche per interventi su immobili vincolati: la procedura si applica quando la domanda è interamente completa di autorizzazioni, nulla osta e atti di assenso richiesti. In assenza di un provvedimento espresso nei termini di legge, il permesso si intende quindi rilasciato. Si tratta di un cambiamento significativo al DPR 380/2001, con possibili effetti positivi sui tempi di rilascio dei titoli edilizi in aree sottoposte a tutela, dove gli iter sono spesso lunghi e complessi.
Il provvedimento interviene anche sul potere di autotutela della Pubblica Amministrazione, riducendo da dodici a sei mesi il termine entro cui un permesso o un atto amministrativo illegittimo può essere annullato d’ufficio. Rimane comunque possibile l’annullamento oltre questo termine nei casi legati a reati, false dichiarazioni o violazioni penali, mantenendo alta l’attenzione sulla qualità della documentazione tecnica presentata dai professionisti.
Un altro elemento di interesse riguarda la proroga fino al 30 giugno 2027 del regime semplificato per l’installazione di dehors e arredi esterni, anche in aree soggette a tutela culturale o paesaggistica. La misura, nata in periodo emergenziale, resterà in vigore fino all’adozione di una disciplina organica dedicata, offrendo un quadro temporaneo più stabile per chi opera nella progettazione di spazi pubblici e nella consulenza per attività di somministrazione.
Il DDL rende inoltre strutturale la possibilità di utilizzare la SCIA per spettacoli dal vivo e manifestazioni temporanee fino a 2.000 partecipanti, purché accompagnata da relazione tecnica e documentazione di sicurezza redatte da professionisti abilitati. La semplificazione interessa gli architetti coinvolti in allestimenti temporanei, eventi o interventi su spazi pubblici.
Le misure previste dal nuovo Ddl si inseriscono nel più ampio percorso di revisione delle procedure edilizie volto a rendere più omogenei e prevedibili i processi autorizzativi. Nel complesso, il provvedimento punta a snellire le procedure, ridurre i tempi amministrativi e aumentare la prevedibilità degli iter autorizzativi.
L’insieme degli interventi, dalla gestione del potere di autotutela al rafforzamento del silenzio-assenso nei contesti vincolati, fino alla proroga dei dehors, punta a fornire un quadro operativo più chiaro sia per i professionisti sia per le amministrazioni, riducendo incertezze interpretative e favorendo una maggiore linearità nell’applicazione delle norme.