L’Ordine degli Architetti della Provincia di Torino ha promosso due incontri gemelli dedicati agli iscritti del Pinerolese e del Canavese, con l’obiettivo di creare un dialogo diretto tra professionisti e Consiglio su tutto il territorio provinciale. Durante gli appuntamenti del 19 e 20 novembre, rispettivamente a Frossasco e Ivrea, sono stati presentati il nuovo Consiglio, la struttura degli uffici, i servizi per gli iscritti e le iniziative della Fondazione, aprendo un confronto ampio sulle esigenze della comunità professionale.
Il Consiglio ha colto questi momenti come un’opportunità per raccontare la propria visione, nata dall’incontro di prospettive diverse e caratterizzata da una forte pluralità di competenze. È emersa la volontà di rafforzare la presenza dell’Ordine nei territori, promuovendo iniziative continuative e più vicine agli iscritti. È stata ribadita l’importanza della formazione professionale, non solo come obbligo normativo ma come strumento per ampliare le competenze e rendere l’Ordine un supporto concreto alla crescita professionale.
Allo stesso modo, il Consiglio ha sottolineato il valore del coinvolgimento attivo degli iscritti attraverso i Focus Group, riorganizzati per renderne più chiari gli obiettivi e permettere ai professionisti di vedere effettivamente valorizzato il proprio contributo. Un’attenzione particolare è stata dedicata ai territori al di fuori della città: sarà fondamentale far emergere le specificità dei contesti extraurbani e alimentare un confronto che parta dal basso e riconosca la varietà di esperienze presenti nella provincia.
In entrambe le serate si è tenuta la lectio Racconti di architetture (minime) nel paesaggio, a cura dell’architetto Enrico Scaramellini, che ha illustrato il lavoro del suo studio nel territorio alpino, in particolare in Valchiavenna. La riflessione si è concentrata sul modo in cui la montagna, con una natura dominante e in continua trasformazione, richieda un approccio progettuale attento alla misura, alla specificità dei luoghi e alla comprensione delle trasformazioni storiche e stagionali. È stato ricordato come anche gli elementi più essenziali possano incidere profondamente sul paesaggio, e come ogni progetto – anche il più piccolo – rappresenti sempre una trasformazione, da affrontare con consapevolezza e responsabilità.
Gli incontri si sono conclusi con un momento informale di confronto, occasione preziosa per approfondire i temi emersi, condividere esperienze professionali e rafforzare il senso di comunità. Un primo passo verso una relazione più stretta e continuativa tra Consiglio e territori, che proseguirà nei prossimi mesi con nuove iniziative e momenti di ascolto.









