Spazi per tutti

La progettazione etica è stata la protagonista del doppio appuntamento formativo – 30 settembre e 7 ottobre – curato dal focus group OAT Qualità del progetto, un’iniziativa voluta insieme alla Consulta della Persone in Difficoltà e alla Fondazione Ordine Ingegneri Torino per sensibilizzare progettisti e addetti ai lavori sull’imprescindibilità dell’accessibilità degli spazi.

Un evento che non si è limitato all’abbattimento delle barriere architettoniche, ma che si è concentrato anche e soprattutto sull’abbattimento delle barriere culturali. Per valorizzare al meglio questi concetti è stato scelto il format della giornata esperienziale, proponendo a tutte e a tutti i partecipanti di immedesimarsi nelle condizioni fisiche e percettive di coloro che non hanno piena accessibilità allo spazio per limitazioni fisiche temporanee o permanenti, che direttamente o indirettamente possono toccare tutti in diverse fasi della nostra vita.

“Associazioni, enti e volontari hanno condiviso le loro esperienze e la dispositivi come carrozzine, cuffie, mascherine e bastoni” spiega Urszula Anna Grodzicka, componente del focus group “a disposizione dei partecipanti perché potessero immergersi nella passeggiata esperienziale, provando cosa vuol dire muoversi nello spazio pubblico limitando i sensi dell’udito, della vista o la nostra mobilità fisica”.

Un’immedesimazione che è riuscita ad andare dritta il punto, dando modo a tutte e tutti di vivere in prima persona e di comprendere la miriade di difficoltà che a seconda delle diverse disabilità si possono incontrare nel quotidiano, semplicemente spostandosi da un luogo all’altro.

“Il successo dell’incontro è da riconoscere soprattutto all’eterogeneità degli enti e delle persone che hanno contribuito alla sua realizzazione” racconta Mauro Meneghetti, coordinatore del focus group “un’unione di forze necessaria affinché sia possibile che il diritto all’inclusività sia sempre tutelato e rispettato”.

Percezioni, informazioni ed emozioni dei partecipanti sono state raccolte ed elaborate con l’obiettivo di redigere un vademecum per la progettazione inclusiva per la realizzazione della “città a misura di tutti”.

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