La parola al presidente 18/2020

Care Colleghe, Cari Colleghi,

nel dibattito nazionale e locale i temi all’ordine del giorno tra professionisti, pubbliche amministrazioni e privati sono quelli della rigenerazione urbana, dell’inclusione sociale e della qualità architettonica.

Ci immaginiamo un futuro con una qualità architettonica diffusa per migliorare la vita dei cittadini e dare stimolo all’economia: ecco alcuni segnali positivi che si trasformano in occasioni di lavoro per la nostra categoria.

In ambito pubblico, abbiamo avviato una nuova collaborazione tra l’Ordine e la Città Metropolitana di Torino. Si è presentata una prima occasione concreta di lavoro comune con il “Programma innovativo nazionale per la qualità dell’abitare”, il bando che finanzia interventi per 853 milioni di euro tra il 2020 e il 2033 per l’housing sociale, la rigenerazione di aree pubbliche e private, la qualità ambientale delle periferie e la resilienza ai cambiamenti climatici di aree e spazi costruiti.
Si stanno raccogliendo in area metropolitana progetti che puntino su soluzioni durevoli per il miglioramento della coesione sociale, del tessuto socioeconomico, dell’offerta culturale e della qualità dei luoghi di vita.
L’Ordine e la nostra Fondazione stanno collaborando con la Città Metropolitana di Torino per supportare la raccolta di proposte dai Comuni interessati da presentare all’Alta Commissione interministeriale che li ammetterà a finanziamento. Si tratta di un’importante opportunità per il miglioramento della qualità ambientale e architettonica del nostro territorio e stiamo lavorando perché si trasformi in occasioni concrete di rigenerazione e di progettazione di qualità sul territorio dell’area metropolitana.

In ambito privato, prosegue e si amplia il recupero di alcune aree ex industriali (con il restyling della gallery di negozi nel Lingotto e l’apertura del nuovo store di Eataly, Green Pea). Anche l’architettura residenziale si muove con alcuni interventi recenti che hanno rivitalizzato immobili di pregio (Domus Lascaris, Torre Littoria) o edifici ex industriali in zone ormai centrali (la ex fabbrica Pastiglie Leone, l’ex opificio di via Riberi).

Non ci sono solo le grandi operazioni immobiliari: già conoscete i positivi esiti della sperimentazione realizzata da Ordine e Fondazione con Bottom Up!, il festival di architettura che con il suo format innovativo di crowdfunding consentirà la realizzazione di molti progetti di rigenerazione nati “dal basso” che toccheranno quartieri quali Aurora, Mirafiori, Barriera di Milano, San Salvario.

Buon lavoro,

Massimo Giuntoli,
Presidente Ordine Architetti PPC Torino

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