La parola al presidente 16/2020

Cari Colleghi,

con i nuovi decreti per il contenimento della pandemia vengono limitate molte attività culturali, commerciali, sportive. Si tratta di luoghi e attività che noi Architetti pensiamo, progettiamo e realizziamo, e che utilizziamo come cittadini e membri della società. Penso di esprimere un pensiero condiviso dicendo che siamo solidali con le categorie più colpite, e siamo al loro fianco per pensare a un futuro di recupero e di ripresa, che ottimisticamente immaginiamo vicino.
Anche la nostra categoria risente del generale stato di emergenza e del conseguente rallentamento delle attività economiche, ed è con impegno continuo che cerchiamo di tracciare una strada che ci porti verso nuove opportunità.
Vi riassumo in queste poche righe i temi su cui stiamo lavorando, con il Consiglio di Torino, con il sistema ordinistico nazionale e con il Consiglio nazionale Architetti.

Superbonus 110% – la Task Force OAT sta lavorando sul tema Superbonus per approfondirne tutti i complessi aspetti. Insieme con le altre categorie di Notai, Ingegneri, Geometri e Commercialisti organizziamo a novembre alcuni appuntamenti pubblici online per discuterne insieme. La commissione Formazione OAT sta inoltre preparando, sempre per novembre, un webinar di approfondimento tecnico.
Ci preoccupa particolarmente il tema degli anticipi a favore dei professionisti, e per questo abbiamo proposto una modifica dell’art. 121 comma 1 bis del Decreto Rilancio, che dà disposizioni sulla iniziale liquidità per provvedere alla corresponsione degli onorari professionali inerenti la redazione delle pratiche edilizie propedeutiche all’ottenimento dell’agevolazione Superbonus.

Recovery Fund – i fondi che l’Europa mette a disposizione sono una straordinaria occasione per proporre alle nostre rappresentanze l’istituzione di un fondo per la progettazione delle opere pubbliche ed anche private secondo modalità di qualità ed innovazione. Il tema della qualità della progettazione non viene preso in giusta considerazione ed i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Vorremmo che le stazioni appaltanti pubbliche – ma anche i privati – adottino come misura abituale e non eccezionale il concorso di progettazione, attraverso l’utilizzo di piattaforme tecnologiche avanzate, già sperimentate con successo (come la piattaforma Concorsi Cnappc, Concorrimi dell’Ordine Architetti Milano, ecc.), che potrebbero diventare una modalità operativa di largo utilizzo per garantire trasparenza e qualità negli affidamenti. Su questo punto abbiamo avviato una collaborazione con la Città Metropolitana di Torino, che si è dimostrata sensibile al tema, e che potrà essere utilizzata per il bando “Qualità dell’abitare” con il quale verranno finanziati 854 milioni di euro di opere pubbliche.

Piano Regolatore di Torino – abbiamo colto l’occasione di presentare e trasmettere alla Città le nostre osservazioni alla Proposta Tecnica Preliminare per la Revisione del PRG di Torino, non solo in termini tecnici ma anche proposte di più ampio respiro per il recupero delle aree dismesse, la rigenerazione urbana, la riqualificazione delle periferie come strumento di contrasto alla marginalità. Concordiamo con l’impostazione data alla proposta e le disposizioni in materia di ambiente, di verde e di mobilità. In particolare apprezziamo alcune nuove disposizioni in materia di Temporary use, di qualità ambientale e paesaggistica, di e-commerce, poiché riflettono nuove esigenze della Città. Trovate il documento completo, con approfondimento sui temi da pagina 3 al seguente link.

Buon lavoro,

Massimo Giuntoli
Presidente Ordine Architetti PPC Torino

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