Inarcassa estende l’indennità di paternità

Una Cassa sempre più a fianco degli iscritti”. Così il presidente di Inarcassa Giuseppe Santoro ha commentato il provvedimento deliberato dal Comitato Nazionale di Inarcassa lo scorso aprile e recentemente approvato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali in accordo con il Ministero dell’Economia e delle Finanze.

Con questo provvedimento Incarcassa amplia la tutela dei suoi iscritti, riconoscendo un’indennità di paternità anche quando la madre non lavora o non esercita una libera professione.
Il decreto precedente (D.Lgs. n. 151/2001) riconosceva un’indennità di paternità per la nascita di un figlio, per l’adozione o l’affido di un minore, nei casi di abbandono, morte o grave infermità della madre, ma solamente nel caso in cui anche quest’ultima fosse una libera professionista.
Da questo momento, invece, l’indennità di paternità viene riconosciuta, anche nel caso la madre non lavori o non sia una libera professionista.
Un passo avanti verso un welfare integrato, che accompagni gli iscritti Inarcassa durante tutto l’arco della loro vita.

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