La parola al presidente 06/2018

Cari colleghi,
secondo i dati del report 2017 sullo stato del settore delle costruzioni, dell’architettura e dell’ingegneria in Italia, pubblicato recentemente dalla società di ricerca Guamari, emerge che tra i primi 50 studi italiani per fatturato, 10 di questi lavorano all’estero per il 70%. È un segnale importante che ci offre una fotografia della situazione italiana caratterizzata da un mercato dell’edilizia fermo e con poche prospettive per gli architetti; è proprio questa la ragione che ci ha spinto ad

inserire come priorità nel programma di azioni del Consiglio le politiche sul lavoro, attività per stimolare il mercato e creare nuove opportunità per i professionisti.

Promuovere forme di incentivazione, semplificare le procedure, sostenere lo strumento del concorso sono azioni che vanno tutte in questa direzione.

D’altra parte però è un dato che deve farci riflettere anche sulla necessità di ampliare il nostro orizzonte lavorativo di riferimento, spostandoci anche oltre confine nazionale. Con il focus group Rete nazionale e internazionale cerchiamo di offrire informazioni e strumenti per agevolare l’internazionalizzazione, per presentare almeno una possibilità di scelta; stiamo dialogando a questo proposito con il CEIP, la Fondazione Inarcassa, l’Unione Industriale e il Politecnico.

La scorsa settimana ho visitato il MIPIM a Cannes, l’evento che riunisce i protagonisti internazionali del mercato immobiliare, offrendo una mappa delle aree in trasformazione di tutto il mondo.

Il tema della rigenerazione urbana, attraverso infrastrutture e nuove architetture, è centrale nelle politiche delle città di tutto il mondo

È chiaro a molti che questi sono aspetti fondamentali su cui puntare per il rilancio delle città, affinché diventino attrattive di investimenti, risorse e soprattutto opportunità di lavoro; e l’architetto ha un ruolo da protagonista in questo processo. L’elemento ulteriormente interessante, a mio avviso, è l’attenzione riposta sulla comunicazione dei progetti urbanistici: per attirare investimenti e stimolare l’interesse privato è essenziale far conoscere che cosa bolle in pentola in modo chiaro e avvincente.

Purtroppo però, ho avuto conferma che, tranne rare eccezioni, l’Italia si muove ad un altro ritmo. Spero che queste occasioni di confronto servano anche a noi per imparare dall’esperienza estera e per comprendere meglio quali strade percorrere per far sì che il nostro territorio diventi attrattivo. Un dato in controtendenza arriva da Milano: dall’Ordine ci segnalano che la città sta vivendo una fase di crescita di opportunità per gli architetti, a dimostrazione del fatto che l’investimento nelle trasformazioni, nella comunicazione e nell’attrattività porta buoni risultati.

Prima di salutarvi, vi segnalo la campagna di comunicazione #ilProgettoNONèScontato che abbiamo lanciato in occasione dello scorso OATopen: un’immagine e uno slogan per diffondere un messaggio a committenti e professionisti. Aiutateci a rendere un successo la campagna condividendo i post su Facebook e inserendo l’immagine nella firma delle vostre e-mail e nei vostri profili social.

Massimo Giuntoli
Presidente Ordine Architetti PPC Torino

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